Sun, nuovo Rad e nuova visione di Eclipse

Al Sun Network di San Francisco sarà presentato Rave, un nuovo tool per lo sviluppo rapido (Rad) destinato a integrarsi con Orion. La società pensa anche di aderire a Eclipse.

3 settembre 2003

Oltre che su MadHatter, la suite desktop con una versione “fatta in casa” di Linux, il prossimo Sun Network di San Francisco farà luce anche sul progetto Rave.


Si tratta di uno strumento di Rad (Rapid application development) che la società presumibilmente rilascerà entro la fine dell’anno.


Scopo del tool, e le dimostrazioni che Sun terrà dovrebbero confermarlo, è quello di consentire di trasportare applicazioni create per ambiti limitati, su una scala prettamente enterprise, nel contesto della piattaforma Orion.


Si può dire, quindi, che, con Rave, Sun voglia rivolgersi agli sviluppatori aziendali che utilizzano metodologie più affini al modello di sviluppo visuale che non a quello “macina-righe-di-codice”.


Rave, inoltre, può essere collocato su un piano alternativo ad altre offerte del mercato, come possono essere quelle di Bea, Ibm (tramite Rational) e Microsoft (se si cambia piattaforma di riferimento), rivolte a fornire agli sviluppatori enterprise un unicum su cui basare le proprie creazioni.


In questo ambiente, ovviamente, gioca un ruolo centrale Orion Developer, che si configura come un insieme di licenze, strumenti, Api e servizi per gli sviluppatori che si intendono appoggiare all’omonima costituenda piattaforma Sun.


Rave supporterà, ovviamente, gli standard Java come Java Server Faces, jdbc, tante Java Api per Xml, il tutto allo scopo di consentire la creazione rapida di applicazioni Web e database (ovvero tendenti ai servizi Web).


Le anticipazioni, inoltre, lo danno come un tool “totalmente” visuale, che non richiede la scrittura di nemmeno una riga di codice.


Rimanendo sempre in ambito architetturale, va reso conto che nei giorni scorsi era circolata voce che Sun avrebbe deciso di raccogliere il secondo invito rivoltole a entrare a far parte del progetto open source Eclipse.


Pare che la notizia sia vera e che Sun abbia ripreso in considerazione la partecipazione a seguito di un sostanziale disimpegno della struttura di Eclipse nei confronti di Ibm.


Il progetto, in effetti, ha in programma una revisione della propria struttura, che la farà diventare indipendente, con partecipazione a pagamento e la trasformerà in un soggetto giuridico in grado di esprimersi anche su questioni legate al copyright.


Quest’ultima connotazione dovrebbe essere quella che ha fatto cedere Sun dalle antiche riserve, dato che le primeve intepretazioni davano la “troppo libera” Eclipse come una sostanziale minaccia a Java.


Del resto, le interfacce di Eclipse sono sempre state basate sullo Standard Widget Toolkit, mentre Sun usa la libreria di componenti Swing, adottata dal Java Community Process.


Sun, comunque, ha già detto che non porterà la propria piattaforma di sviluppo sotto Eclipse.

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