Sun «apre» l’archiviazione digitale

La società propone soluzioni senza limiti di tempo e di standard, applicando i concetti open source

“Keep it forever” è oggi un concetto fondamentale nel mondo dell’archiviazione. L’enorme quantitativo di informazioni, che segue una crescita esponenziale (60% all’anno) deve, infatti, essere conservato per un periodo di tempo sempre più esteso. Questo vale in particolare per le aziende che basano lo sviluppo del proprio business sugli asset digitali e sono tenute a rispettare gli obblighi di conformità normativa. Inoltre, il trend di crescita dei dati risulta essere superiore a quello tecnologico, in termini di capacità e performance.

Partendo da questa tendenza, Sun ha realizzato nuove soluzioni di storage, dirette principalmente al mercato enterprise e ai segmenti emergenti come il Web 2.0 e l’Hpc. «In tutte queste realtà – ha spiegato Vincenzo Matteo, storage practice manager della società – è presente il problema dell’archiviazione a lungo termine che, affrontato in modo tradizionale, rischia di essere inefficiente o con costi proibitivi».

Sun, quindi, ha deciso di cambiare approccio e lavorare per realizzare soluzioni in grado di conservare i dati per periodi molto ampi, renderli accessibili in futuro attraverso formati standard, tenendo anche conto della compliance e della scalabilità.

Fondamentale nella nuova strategia di Sun nei confronti dell’archiviazione è il concetto open, «riferito alle piattaforme, ai dispositivi che possono essere utilizzati per l’archiviazione al formato e, non da ultimo, all’open source – ha detto Matteo -. Stiamo cercando di rendere open tutti quegli elementi di intelligenza e componenti specifiche, usate nel mondo dell’archiviazione, perché crediamo che, nel momento in cui si affronta uno storage a lungo periodo, essere indipendenti dal fornitore, possa essere un grande vantaggio per i nostri clienti. Le funzionalità, infatti, non dovrebbero essere patrimonio di un singolo vendor, ma della comunità che, in questo modo, avrebbe la possibilità di sviluppare e adattare tali funzionalità nel tempo».

Sun in questa direzione ha recentemente donato alle comunità di sviluppatori open source di OpenSolaris e Java.net il codice sorgente del Sun StorageTek 5800, primo sistema di storage integrato di archiviazione digitale basato su Solaris 10 e disegnato utilizzando software libero. «Con questa iniziativa – ha osservato Walter Moriconi, Storage marketing manager dell’impresa – Sun ha reso gratuita e aperta l’archiviazione di oggetti a contenuto statico. Intendiamo favorire le comunità che sapranno trovare con maggiore facilità le risposte alle problematiche poste dallo storage di dati a contenuto statico, facendo risparmiare agli utenti denaro rispetto alle tecnologie chiuse proprietarie». Importanti, nel nuovo approccio della società, sono anche l’efficienza, l’intelligenza e la sicurezza. «– ha detto Moriconi – è necessario essere efficienti e offrire soluzioni in grado di gestire i diversi tipi di informazioni. Fondamentale, per garantire la conservazione permanente dei dati, è la sicurezza, ancora di più se si tiene conto delle normative europee sulla data retention».

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