Sulla bassa potenza si concentra l’offensiva server di Intel

Una nuova architettura, che combina Pentium III a basso voltaggio e chipset 440Gx, offrirà ai costruttori, a partire dall’inizio del prossimo anno, la possibilità di costruire sistemi basati su singola scheda.

Si sta ridisegnando, in funzione delle esigenze aziendali, il futuro tecnologico dei server. A breve distanza dalle anticipazioni di Ibm sulla Enterprise X-Architecture (prima nota come Summit), Intel ha esposto le linee guida di un’architettura pensata per creare i cosiddetti “server blade”, ovvero sistemi sottili e di bassi consumi, basati su singola scheda e combinabili con altre schede per ottenere configurazioni più potenti.

Il sottosistema proposto da Intel è basato sul processore Pentium III Ultra Low Voltage (derivato dal Tualatin per i notebook) a 700 MHz e sul chipset 440Gx. La nuova versione a 1,1 volt del processore dovrebbe risolvere i problemi di surriscaldamento normalmente associati alle configurazioni di server “densi”, anche se per i costruttori che operano su questo fronte sono attesi, per il primo trimestre del 2002, ulteriori sviluppi verso il dual processing e il supporto degli standard di I/O avanzati (almeno Pci e Pci-X). Il chipset, peraltro, già ora indirizza fino a 2 Gb di memoria Ecc (Error correcting mode).
Le macchine che si potranno derivar da questa architettura sembrano ideali soprattutto per applicazioni front end, come il Web serving e costruttori come Compaq hanno già annunciato l’integrazione del sottosistema nella propria tecnologia dedicata (l’architettura Quick Blade), mentre altri, come Dell e Hp dovrebbero seguire a breve.

Quella del Pentium III appare per ora l’unica architettura sulla quale Intel sta sviluppando le tecnologie a basso consumo e potenza. È improbabile che il Pentium 4 segua la stessa via, mentre la linea di continuità per il futuro si avrà con Banias, successore del Pentium III atteso per il 2003 e che offrirà ulteriore tecnologia per i bassi consumi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome