Subbuglio nel mondo Pc: il bug di Sandy Bridge blocca le produzioni

Dopo Dell e HP, anche Lenovo dà notizia di aver cessato la costruzione dei computer che usano il chipset incriminato. Il blocco è stato deciso anche da Asus, MSI, Gigabyte, Samsung, Sony e Toshiba. Mentre Acer ha fermato le spedizioni.

L’ultima in ordine di tempo è stata Lenovo. La società
cinese ha infatti comunicato ieri l’intenzione di bloccare le consegne dei suoi
notebook IdeaPad così come dei computer desktop IdeaCentre. La decisione è
frutto delle recenti rivelazioni di Intel
che ha scoperto una falla nella nuova architettura “Sandy Bridge“, impiegata nella decima generazione delle CPU
prodotte dalla società di Otellini.

Il produttore cinese ha fatto presente che rimborserà gli acquirenti delle
schede madri basati sul chipset “fallato” (battezzato “Cougar Point“) oppure offrirà la
loro sostituzione con una versione esente da problemi.

Abbiamo consegnato un numero molto
limitato di prodotti che utilizzano il chip Intel affetto dal problema
“,
hanno osservato i portavoce di Lenovo in una nota. Tra i modelli interessati
dalla problematica vi sono gli IdeaPad Y460P, Y560P, Z570, G470, G570, V370,
V470, V570, B470, B570 e gli IdeaCentre K330, K330A, B520. Al momento Lenovo
non avrebbe ricevuto alcuna lamentela dai clienti ma la società ha voluto
comunque precisare che “un numero
limitato di insuccessi non equivale a nessun incidente. Invitiamo quindi i
nostri clienti ad approfittare della sostituzione gratuita delle motherboard in
modo da mettersi al riparo da problemi futuri
“.

Lenovo va quindi ad aggiungersi a Dell
e HP che hanno già provveduto a
fermare la commercializzazione di alcuni sistemi desktop e notebook. Nel caso
di Dell, i modelli “incriminati” sono i Vostro 460, XPS 8300,
Alienware M17x R3 ed Alienware Aurora R3. In ambito europeo, invece, HP ha
dichiarato di aver commercializzato solo un prodotto affetto dal problema.
Il blocco della produzione è stato deciso anche da Asus, MSI, Gigabyte, Samsung, Sony e Toshiba.

Dal canto suo, Acer conferma di “essere pienamente consapevole della questione inerente il difetto del
chipset e di stare prendendo tutte le misure necessarie per ridurre al minimo
eventuali disagi per i clienti e gli utenti finali.

In tal senso, Acer ha già fermato le spedizioni dei prodotti interessati e, nel
caso in cui il PC di un cliente fosse tra quelli difettosi, la società offrirà,
gratuitamente, la possibilità di riparare la scheda madre oppure di sostituirla con una di pari prestazioni.

Ricordiamo che il bug individuato nel chipset “Cougar Point” può influenzare in
modo negativo le performance e le funzionalità delle unità di memorizzazione
quali, ad esempio, i dischi fissi SATA.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome