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Il nuovo studio UE sull’introduzione del 5G

In occasione del Consiglio “Trasporti, telecomunicazioni e energia” del 24 ottobre che si tiene a Lussemburgo, che si concentrerà sulle questioni più importanti relative al mercato unico digitale, la Commissione europea ha pubblicato l’ultimo studio sulle assegnazioni dello spettro, che servirà proprio a sostenere il lavoro dell’UE per l’introduzione del 5G.

Secondo i risultati dello studio, curato dalla tedesca LS Telecom, dalla torinese Valdani, Vicari e Associati e dall’inglese Policy Tracker, la durata delle licenze e i prezzi di aggiudicazione in asta influenzano gli investimenti per una migliore copertura di rete.

Si rileva, per esempio, una tendenza che conferma che i livelli d’investimento sono più elevati in quei paesi che hanno concesso licenze più lunghe.

Ormai è anche comprovato che prezzi dello spettro elevati possono essere associati a una minore disponibilità del 4G.

Questi risultati forniranno un contributo supplementare ai negoziati in corso con il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione riguardante le nuove norme UE in materia di telecomunicazioni, altrimenti detto il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.

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Per scaricare lo studio cliccare qui.

La riunione del Consiglio a Lussemburgo mira ad accelerare il passo sui fascicoli legislativi del mercato unico digitale, in particolare relativamente allo spettro e all’introduzione del 5G.

I Ministri terranno anche un dibattito di follow-up sulla cibersicurezza facendo seguito alle conclusioni del Consiglio Europeo, al vertice sul digitale di Tallinn e alle proposte della Commissione per intensificare la risposta dell’UE ai ciberattacchi.

Al Consiglio parteciperanno per conto della Commissione il Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale Andrus Ansip, il Commissario per l’Unione della sicurezza Julian King e la Commissaria per l’Economia e la società digitali Mariya Gabriel.

Per Bruxelles il codice europeo delle comunicazioni elettroniche è fondamentale per la costituzione del mercato unico digitale, poiché promuoverà gli investimenti nelle reti ad alta velocità e di elevata qualità e fornisce la base necessaria per l’introduzione del 5G simultaneamente in tutta Europa.

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