Strong authentication: con I-Am è federata

Il progetto opensource messo a punto da Intesi Group e Sinossi Software affranca gli utenti dall’obbligo di utilizzare token o altri dispositivi per la creazione di Otp.

Un progetto open source che libera gli utenti dal dover memorizzare username e password differenti per ciascuno dei servizi cui accedono.

Si chiama I-Am ed è l’acronimo di Identity-Authentication model il frutto della partnership tra Intesi Group e Sinossi Software, che sovverte i diktat di sicurezza fino a oggi espressi da chi di questo si occupa.

Messa a punto per organizzazioni con grandi basi-utenti, quali istituti bancari e amministrazioni Pubbliche, l’ultima nata inverte, infatti, il tradizionale processo d’identificazione, in quanto l’identità elettronica di cittadini e utenti non è più imposta volta per volta dal servizio cui quest’ultimi accedono, ma è indicata da essi stessi al momento della scelta e dell’utilizzo di un qualsiasi servizio.

Integrata nel server di sicurezza PkBox messo a punto da Intesi Group, specializza in prodotti e servizi di firma digitale e application & service management, I-Am supporta l’uso di qualsiasi strumento per la generazione di One time password, mediante smartphone, telefoni cellulari tradizionali e pc, indipendentemente dal sistema operativo in uso e senza che sia necessario per l’utente dotarsi di token o altri dispositivi di creazione di Otp.

La sua integrazione nel già citato PkBox consente, inoltre, a ogni utente in possesso di una credenziale I-AM di accedere anche ai servizi di firma digitale ed elettronica avanzata remota di Intesi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, mentre la filosofia open source che sottende al progetto rende possibile a un cittadino passare da un servizio all’altro di una o più amministrazioni pubbliche tra loro federate, senza digitare credenziali diverse.

Stando a quanto reso noto in un comunicato congiunto a opera di Intesi e dell’Agile Community Intelligence, Sinossi Software, gli istituti di credito e le imprese interessate a implementare I-Am potranno decidere di marchiare con il proprio brand e installare la nuova soluzione di strong authentication in modalità stand alone, ossia escludendo l’interoperabilità con altri soggetti esterni e potenzialmente concorrenti, ma agevolando i clienti nel passaggio e nella fruizione di diversi servizi all’interno della propria offerta.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome