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Storage secondario: Commvault aggiunge le appliance alla protezione dati

Commvault ha rilasciato HyperScale Appliance e HyperScale Software, due proposte aperte al cloud per la gestione di storage secondari.

Le soluzioni sono disponibili come appliance all-in-one o reference architecture model per consentire di scegliere l’hardware che meglio risponde alle proprie necessità.

Le soluzioni Commvault HyperScale Software aggiungono un’infrastruttura scale-out alla Commvault Data Platform e si integrano con storage array, hypervisor, applicazioni e con l’intera gamma di soluzioni per i cloud provider, a supporto degli ambienti più dinamici e diversi.

Per capire il senso della svolta abbiamo chiesto a Vincenzo Costantino, Emea South Technical Services Director di Commvault, di spiegarcela.

In che modo HyperScale rispecchia un’esigenza delle aziende?

Hyperscale è una esigenza dei clienti. In questo momento gran parte delle aziende stanno andando verso soluzioni iperconvergenti per quanto riguarda lo storage primario. Commvault è in grado di introdurre questa tematica nello storage secondario, con tutta una serie di benefici legati a contenimento dei costi, crescita granulare, incremento delle performance richieste al crescere della capacità necessaria, indipendenza dalla piattaforma hardware per lo storage. È chiaro che vi sono benefici tecnici, economici e di innovazione. Questa offerta ci permette di offrire ai clienti attuali un’ulteriore opzione per poter sfruttare al meglio il valore di Commvault, e ai nuovi clienti la possibilità di usufruire di una soluzione completa per la gestione del dato e delle informazioni ed allo stesso tempo la gestione dell’infrastruttura hardware sottostante.

Da sempre puntate sul software. Ora offrirete anche appliance. Cosa cambia?

Commvault resta una azienda principalmente software. La nostra offerta è legata al valore che i nostri clienti possono ottenere dai propri dati. Facciamo questo in modo indipendente dall’hardware esistente sia nel front end sia nel backend. L’introduzione della HyperScale Architecture permette di introdurre un ulteriore elemento importante dal punto di vista della gestione del back end introducendo tematiche di iperconvergenza nel backend. Nel fare questo siamo assolutamente agnostici rispetto all’hardware presente ed incoraggiamo i nostri clienti ad utilizzare la soluzione hardware maggiormente più in linea con la propria strategia. Allo stesso tempo vi sono clienti che trovano grande vantaggio in una soluzione di tipo appliance (supporto congiunto, gestione operativa congiunta, semplicità di acquisizione), e per questo tipo di clienti abbiamo una nostra offerta di appliance, che permette appunto di avere un’unica soluzione di tipo HyperScale che includa hardware, software, supporto e gestione unificata. Il nostro approccio al mercato non cambia di molto, se non nel dare un’ulteriore opzione di scelta ai nostri clienti per l’acquisizione, il dimensionamento e la gestione dello storage di backend.

Chi è il cliente tipico di una infrastruttura come Hyperscale?

L’infrastruttura HyperScale si basa su una piattaforma hardware e su una gestione software chiamata HyperScale Architecture. La differenza sostanziale tra le due soluzioni consiste appunto nell’avere l’hardware incluso oppure no. La HyperScale Architecture per sua natura non ha limiti di scalabilità e può essere implementata già in datacenter medio-piccoli fino alle grandissime enterprise multisito con replica dei dati. La soluzione hardware in teoria non ha limiti di scalabilità e quindi potrebbe essere inserita parimenti in ogni tipo di datacenter. Il nostro target ideale inziale però è legato al mid market e alla piccola enterprise. Questo perché la soluzione appliance si sposa perfettamente col concetto che l’intera soluzione di gestione dei dati e relativi dati da storicizzare sono contenuti in una piattaforma unica semplice minimale per lo spazio occupato e semplicissima da implementare. Quindi, questa soluzione si presta per essere lo strumento ideale per i reseller nostri partner, per poter proporre in totale autonomia la soluzione ai loro clienti e portela implementare in modo altrettanto semplice. Quindi, sostanzialmente il target inziale è composto da clienti che in una/due appliance riescano a gestire e storicizzare tutti i propri dati di backend. Chiaramente la soluzione può scalare in un secondo momento.

Quanto pesa lo storage secondario rispetto al primario?

Non è facile dare una risposta a questa domanda. Dipende dal tipo di cliente, dal settore merceologico e soprattutto dalle regole di compliance a cui il cliente deve sottostare. Vi sono ambienti in cui i dati vengono tenuti su storage secondario per uno o due mesi, e magari i dati del primario cambiano pochissimo giorno per giorno. In questi casi ovviamente la soluzione di storage secondario è minimale perché grazie alla deduplica si riesce a ridurre di molto l’occupazione sul disco. Quindi in questi casi lo storage secondario può essere inferiore (per capacità) al primario. Altro caso estremo è invece rappresentato dai clienti che devono tenere i loro dati per moltissimi anni (10-20?) e che quotidianamente hanno moltissimi cambiamenti degli stessi. In questi casi, lo storage secondario rischia di diventare elefantiaco. Proprio su questo Commvault può aiutare nel classificare i dati in base ai propri contenuti, e decidere cosa mantenere per quanto tempo. Una volta classificati i dati, si può applicare la giusta retention ai vari dati (ad esempio, mantenendo per 10-20 anni solo i dati soggetti a regolamentazione specifica e non tutti). Inoltre, con deduplica integrata, sistema di archiviazione per riduzione dati sul backend e sistema di tipo HyperScale nel secondario, si riesce a gestire, contenere e spessissimo ridurre l’occupazione dello storage secondario.

Dopo Hyperscale siete sempre indipendenti dai vendor?

Siamo indipendenti dai vari hardware vendor, come eravamo prima. I clienti possono scegliere marca e modello dei loro storage primario e secondario. Lo stesso vale per i server e per la gestione /introduzione delle soluzioni cloud. La HyperScale Appliance ha un mercato ben definito: i clienti che vogliono avere una soluzione all in one. Anche avendo l’appliance, i clienti possono continuare ad avere un ambiente assolutamente eterogeneo mischiando storage tradizionali, sistemi di tipo scale out (hyperscale), librerie a nastri e cloud ( di vari provider). Il tutto può essere poi gestito in modo automatico e trasparente all’utente.

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