Stonesoft: dal firewall alla security governance

La crescente complessità delle reti e degli attacchi porta la società a modificare l’approccio al mercato, in un’ottica di più completa gestione del rischio

L’hanno detto e ripetuto in tanti, analisti in primis: il 2007 sarà un anno critico per tutti gli aspetti legati alla sicurezza. Sono cambiati i presupposti, sono cambiati gli strumenti, sono cambiati i soggetti in gioco. È cambiato, o deve cambiare, anche la modalità con cui le aziende che operano in questo mercato scelgono di continuare a operarvi. Lo sa bene Stonesoft, che negli ultimi mesi del 2006 ha ripensato la propria identità, sia in termini di prodotti, sia in termini di strategie e di presenza.


Per capire quali sono le visioni e quale è l’approccio strategico con cui oggi Stonesoft si propone al mercato, abbiamo parlato con Juha Kivikoski, responsabile europeo per le vendite e per gli accordi e con Emilio Turani, country manager della filiale italiana. «Sostanzialmente >I- ha esordito Kivikoski – per Stonesoft il passaggio dal 2006 al 2007 coincide con lo spostamento del focus dal solo firewall alla security governance, con un approccio più business oriented rispetto al passato. Coincide, soprattutto, con un orizzonte nuovo, che prende in considerazione anche tutti gli aspetti limitrofi, in primis la compliance con i requisiti delle normative internazionali».


Lo scenario è cambiato, continua nella sua analisi Kivikoski. I budget It sono stabili, le minacce provengono non da soggetti in cerca di visibilità, ma da organizzazioni criminali, interessate ad acquisire informazioni critiche per ricavarne del lucro, le reti sono sempre più complesse e i gestori devono fare i conti con protocolli multipli, molteplicità di device, di banda in continua crescita, di quantità crescenti di dati da analizzare, in tempi sempre più ridotti. «Per questo – è la conclusione di Kivikovski – è fondamentale che una azienda come la nostra integri funzionalità sempre più complesse, in un’ottica di monitoraggio costante».


Per quanto riguarda l’Italia, negli ultimi mesi Stonesoft ha attuato un accordo con un nuovo distributore, Noxs Italy, specializzato in soluzioni per l’It security, e aperto una filiale a Roma. «L’apertura degli uffici nella capitale – ha spiegato Turani – è importante per indirizzare, non solo le corporation, ma anche gli enti pubblici a una reale gestione del rischio». E siccome in Italia i problemi della gestione del rischio sono anche culturali, Stonesoft ha inaugurato il 2007 all’insegna della formazione.


A partire dal 15 gennaio, hanno preso il via una serie di training specializzati volti a formare figure professionali in grado di affrontare i problemi legati alla sicurezza It nel mondo aziendale.

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