Steve Jobs e iCloud: cosa succederà alla Wdc di Apple

Sarà il Ceo, ancora in aspettativa per motivi di salute, ad aprire l’evento annuale dedicato agli sviluppatori. E la nuvola si apre alla musica.

Sarà Steve Jobs a salire sul palco di San Francisco lunedì prossimo e inaugurare l’annuale developers’ conference di Apple. Una presenza che gli analisti attendono come indicatore importante sul futuro della leadership a Cupertino.
Tra gli annunci attesi direttamente nel corso del keynote, alta è l’attenzione rispetto a iCloud, il servizio di storage online, per il quale Apple dovrebbe aver siglato, proprio in questi giorni accordi con le principali case discografiche.

Oltre a fornire un servizio di storage online per file e immagini,  iCloud dovrebbe avere una precisa declinazione musicale: dovrebbe infatti identificare i brani musicali presenti sull’hard drive dell’utente, consentendogli accesso alle copie degli stessi brani ospitate su archivi remoti, utilizzando qualsiasi dispositivo compatibile.

Proprio per rendere possibile il servizio, Apple ha siglato accordi con Warner Music, Sony Music Entertainment ed Emi, mentre altri sarebbero in fase di finalizzazione con Universal Music Group.
 Obiettivo è abilitare gli utenti all’ascolto dei brani di cui già sono in possesso, senza passare attraverso le fasi di upload dei contenuti su ogni singoli dispositivo.

E se è vero, come è vero, che altri player già si sono mossi su questa stessa strada, Google e Amazon in primis, è altrettanto vero che Apple ha dalla sua la forza e la pervasività di un servizio come iTunes.

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