SSD, perché usarli in azienda

Un’alternativa di storage meno costosa alla tecnologia dei dischi fissi tradizionali? Per alcune specifiche applicazioni sì, parola del CTO di Nexsan, Gary Watson.

Nexsan ha svelato cinque interessanti linee di tendenza della tecnologia Solid State Disk (SSD) per quest’anno.
Per il produttore di sistemi di storage, nonostante comunemente si pensi che le unità SSD siano molto costose, dischi e sistemi hanno avuto importanti riduzioni di prezzo, tali da farli diventare un’alternativa percorribile per alcune specifiche applicazioni negli attuali ambienti IT.

Lo pensa il CTO di Nexsan, Gary Watson, per il quale «grazie ai continui sviluppi della tecnologia Ssd, le aziende scopriranno che utilizzare per alcune applicazioni lo storage a stato solido può essere più economico della tradizionale tecnologia dei dischi fissi, ottenendo giganteschi incrementi di prestazioni».

Per Watson molte imprese utilizzano la tecnica dello short stroking sui tradizionali dischi fissi per aumentare le prestazioni negli ambienti operativi virtualizzati o con i database aziendali critici.
«Con la riduzione della capienza – dice – si perdono però i vantaggi in termini di prezzo rispetto alle unità SSD, rendendo in molti casi più adeguata la scelta delle unità Ssd per queste applicazioni. Non solo questo si tradurrà in prestazioni di I/O per secondo più economiche, ma anche in risparmi derivanti dai minori consumi di energia elettrica tipici degli Ssd. Inoltre, la riduzione dei tempi di latenza permette di ospitare un numero molto più elevato di macchine virtuali sulla stessa macchina fisica, portando a significativi risparmi anche sui costi per l’hardware e le licenze».

Cinque tendenze da tenere in considerazione
Al di là dei vantaggi nel rapporto prezzo/prestazioni della tecnologia SSD che si prospettano, ci sono cinque tendenze fondamentali che secondo gli esperti dei sistemi di storage di Nexsan avranno quest’anno un impatto sui professionisti It.

Prima: innovazioni nei sistemi di storage SSD per migliorare il numero di Iops e ridurre la latenza end-to-end.
Il 2012 vedrà un aumento degli sforzi da parte dei produttori per ridurre la latenza end-to-end e per migliorare le prestazioni della tecnologia SSD, sia dal punto di vista dei dischi sia da quello dei sistemi. A causa dei limiti intrinseci di interfacce per lo storage come Fibre Channel e SAS, può essere complicato creare controller per lo storage in grado di supportare il milione di IOPS o più che il backend di un robusto storage a stato solido può teoricamente garantire.
Per questo i produttori svilupperanno alternative in grado di migliorare le prestazioni transazionali. Tecnologie e approcci come i controller basati su Infiniband, i controller PCI-Express, l’implementazione della deduplicazione a livello di blocchi, l’auto-tiering e il caching consentiranno di raggiungere prestazioni più elevate in modo che i clienti possano fare di più, come far girare un maggior numero di macchine virtuali.

Seconda: più attenzione alla necessità di abbinare correttamente il tipo di unità SSD a una specifica applicazione.
Con l’attenuarsi dell’esagerato interesse intorno agli SSD, gli utenti sceglieranno le soluzioni SSD più adatte per le loro specifiche applicazioni. Le aziende adotteranno un mix di standard e di SSD ad alte prestazioni per raggiungere nuovi livelli di prestazioni (per alcune applicazioni anche dieci volte più elevati) insieme a una maggiore affidabilità e con costi complessivi più bassi.

Terza: valutazioni più attente da parte dei produttori di sistemi.
Con i miglioramenti tecnologici degli SSD, che continuano la loro rapida evoluzione, ai produttori verrà richiesto un maggiore impegno nella valutazione dei prodotti SSD per integrare nelle loro soluzioni la migliore tecnologia disponibile. I produttori continueranno quindi a monitorare attentamente le mutevoli affidabilità, prestazioni e costi degli SSD.

Quarta: maggiore controllo nella scelta del produttore del sistema da parte dei clienti.
Quest’anno gli acquirenti dei sistemi avranno maggiore conoscenza e consapevolezza delle differenze tra i vari dischi e sistemi. Come risultato, i clienti probabilmente valuteranno i produttori di sistemi in base alla loro capacità di analizzare, testare e progettare adeguatamente nuove soluzioni SSD per ottenere prestazioni ottimali. Per esempio, alcuni SSD mostrano una significativa riduzione delle prestazioni con l’esaurirsi dello spazio disponibile. I sistemi di storage devono quindi essere riprogettati per tenerne conto e sfruttare al massimo questi SSD per ottenere i risparmi finanziari e i benefici prestazionali promessi.

Quinta: invasione di SSD Multi-Level Cell nei datacenter.
Nel 2012 troveremo nei datacenter le unità MLC di livello consumer. Come risultato, l’affidabilità potrebbe risentirne in modo significativo, dato che la vita utile di un’unità SSD MLC in un ambiente data center non supera tipicamente i 12 mesi. Se dati mission critical vengono allocati su sistemi che utilizzano unità MLC, si può arrivare a catastrofici fermo macchina. I datacenter dovrebbero quindi prendere in considerazione solamente unità SLC ed eMLC .

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome