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Sperimentazione 5G: proroga per le domande di progetti

Il Ministero per lo Sviluppo economico ha comunicato, tramite il proprio sito, di aver prorogato al 12 giugno il termine per la presentazione dei progetti per la sperimentazione del 5G.

Un avviso, infatti, recita:

Si comunica che a seguito della determina direttoriale prot. n 27433 il termine di presentazione delle domande, di cui al punto 3 dell’ Avviso, dal 15 maggio 2017 è prorogato al 12 giugno 2017. Le modalità di presentazione, di invio della domanda e gli orari di consegna restano invariati secondo quanto già previsto al citato punto 3 dell’Avviso.

Il sito ricorda che al fine di dare attuazione alla Comunicazione CE n.2016/588, c.d. “5G Action Plan” entro il 2020, il Ministero dello Sviluppo Economico, con avviso pubblico del 16 marzo 2017, ha aperto la procedura per l’acquisizione di proposte progettuali per la realizzazione di sperimentazioni pre-commerciali nella disponibilità di spettro radio 3.6 – 3.8 Ghz.

Possono presentare proposte progettuali le imprese autorizzate ai sensi dell’ art. 25 del decreto legislativo n. 259/2003 per la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica accessibile al pubblico o che si impegnino, nella domanda di partecipazione, a conseguire prima del rilascio dell’autorizzazione provvisoria alla sperimentazione dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3.6 – 3.8 Ghz l’autorizzazione di cui al sopracitato art. 25, quali capofila di forme di aggregazione, partenariato ed altra modalità di intesa e/o coordinamento – di durata pari alla sperimentazione – con almeno uno dei soggetti di ciascuna delle seguenti categorie:

  • università, enti e centri di ricerca;
  • imprese di livello nazionale o internazionale con specifiche competenze nel settore dei servizi oggetto della sperimentazione, che non siano operatori di rete e/o servizi di comunicazione elettronica.

Possono, inoltre, far parte dell’aggregazione anche pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, start-up, associazioni di categoria ed altri soggetti privati, purché in quota minoritaria. In ogni caso il soggetto capofila deve essere individuato in uno o più operatori di comunicazione.

I partecipanti diversi dal soggetto capo fila possono partecipare solo ad un’associazione o ad un raggruppamento in forma di partnership, pena l’esclusione dalla procedura di selezione.

I progetti dovranno essere realizzati nell’arco di quattro anni nelle seguenti aree geografiche:

  • Area 1 – Milano – area metropolitana
  • Area 2 – Prato e L’Aquila
  • Area 3 – Bari e Matera

 

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