Sourcefire apre in Italia e rafforza la collaborazione con ItWay

Aperta da quasi due mesi, la filiale italiane è guidata da Stefano Volpi. La partnership con il distributore si rafforza con la costituzione di un team dedicato.

Finora presente sul nostro mercato con una struttura di partner e rivenditori, dalla fine del mese di gennaio Sourcefire ha aperto anche una presenza diretta nel nostro Paese.
A guidare le operation Stefano Volpi, un passato professionale in Ibm e Trend Micro, affiancato da un’altra persona, ”nella più classica della configurazioni di inizio attività: una figura commerciale e una figura tecnica”.

Partner distributivo storico di Sourcefire nel nostro Paese è Itway.
”A dire il vero – racconta Michele Papa Country Manager di Itway VAD abbiamo iniziato due anni e mezzo fa in Francia, poi un anno e mezzo fa la collaborazione è stata estesa anche nel nostro Paese, focalizzandoci soprattutto sulla preparazione del terreno, con attività di reclutamento e abilitazione dei partner”.
Ed è stato anche grazie alla buona accoglienza che il brand ha trovato sul canale che Sourcefire ha deciso di aprire un proprio ufficio.

Se formalmente e a livello contrattuale non è cambiato di fatto nulla nella relazione che lega il vendor e il distributore, l’arrivo di Sourcefire ha portato dei cambiamenti importanti a livello di organizzazione e presenza sul territorio.
”C’è una dichiarata volontà di investimento da parte di entrambe le società – racconta Papa – . ItWay, ad esempio, ha costituito un team dedicato, composto da tre persone: una dedicata alle attività di prevendita, un business developer e una persona focalizzata sulle configurazioni. Aggiungendo le due persone di Sourcefire vuol dire che c’è una squadra di cinque persone che presidia il territorio nazionale”.

Da parte sua Volpi ricorda come la società si occupa di sicurezza di fascia alta ”e dunque indirizza mercati che vengono definiti critical national infrastructure, vale a dire telco, utility, pubblica amministrazione centrale, così come il mondo finance, sia bancario sia assicurativo, la difesa, oppure ancora le aziende distribuite”.

Proprio la particolarità del target di riferimento lascia intuire che il canale dei partner non sarà particolarmente esteso.
Attualmente sono state ”reclutate” quattro realtà, Business-e (che fa capo allo stesso gruppo ItWay), Engineering, Lantech Solutions e Reply.
”Per il 2013 – prosegue Volpi – non parliamo di una apertura a dismisura. Siamo convinti che una decina di system integrator siano sufficienti per la copertura del territorio, garantendo nel contempo l’assistenza e il supporto necessari”.
Con un canale di questo profilo, non sono previsti livelli di versi di ingaggio: c’è però un importante percorso di abilitazione e certificazione, che copre sia la vendita sia il supporto, del quale si occupa la stessa ItWay.
La ricerca dei nuovi partner per ItWay ”parte dell’identikit del partner ottimale, in grado di porsi come interlocutore ideale, di trusted advisor con capacità di consulenza”, in grado però anche di comprendere l’approccio alla sicurezza proposto da Sourcefire.

Più che un approccio, una metodologia, la definisce Volpi, che parla di ”quattro aree di automazione: see, learn adapt and act”.
Il concetto di vedere è fondamentale in questo approccio, che mette al primo osto l’idea di vedere ciò che c’è da proteggere. La sicurezza non ha una silver bullet che risolve tutto: gli attacchi ci saranno comunque, a dispetto di tutte le protezioni che si mettono sul perimetro. Per questo ogni attacco deve essere monitorato prima durante e dopo, con un tracing attento dell’eventuale infezione per evitare che si riproduca”.

Tre sono gli elementi chiave dell’offerta Sourcefire a listino ItWay: la piattaforma di network security FirePower, utilizzabile con le soluzioni di Intrusion Prevention, Next Generation Firewall e Advanced Malware Protection; il management center FireSight per la gestione delle policy e la soluzione host based FireAmp la protezione avanzata dal malware.
Le soluzioni Sourcefire possono essere utilizzate sia con un Soc (Security Operation Center) interno, sia esterno, sia on premise, sia in modalità Msp.
Quanto alle prospettive di mercato, Volpi è ottimista e parla di ”un importante fenomeno di replacement di soluzioni di prima generazione, spesso già compromesse: un refresh di tecnologie acquistate anche dieci anni fa”.

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