Sono i liberi professionisti i più penalizzati dalle perdite sui crediti

I risultati della variazione 2010-2011 prodotta dallo studio Ep Industry White Paper, condotto da Intrum Justitia su circa 6mila imprese in tutta Europa, evidenziano per i prestatori d’opera una perdite su crediti del4,5%, con un aumento del 12,5% rispetto allo scorso anno.

Anche per il 2011 i dati diffusi dallo studio Ep Industry White Paper condotto su circa 6.000 imprese interpellate in 25 Paesi d’Europa, confermano come a pagare le spese di perdite su crediti e ritardi di pagamento sono soprattutto i prestatori d’opera intellettuale e non, che, in media, mettono a perdita il 4,5% del proprio fatturato.

Giunto alla settima edizione, l’approfondimento dei dati del report European Payment Index condotto da Intrum Justitia per settori merceologici, evidenzierebbe una situazione nella quale, le aziende europee avrebbero portato a perdita crediti per un valore totale di 312 miliardi di euro pari al 2,7% del fatturato.

Come già accennato, i più colpiti sono commercialisti, studi legali, architetti e consulenti, per i quali la società specializzata in servizi di Credit management prevede un ulteriore peggioramento per tutto il 2012.

Fortunatamente, non tutti i settori sarebbero coinvolti nelle medesime dimensioni di perdita diagnosticate da Intrum Justitia. Anzi. A cavarsela di tre volte meglio rispetto ai liberi professionisti sarebbe, infatti, il settore delle utilities, mentre edilizia, servizi immobiliari, educazione, trasporti e servizi alle imprese avrebbero addirittura registrato risultati migliori rispetto alla media europea.

Tuttavia, giusto per non smentire le previsioni del management da cui è partito lo studio, secondo il quale, nel prossimo anno, anche altri settori registreranno perdite sui crediti significative, con un aumento superiore al 9,5% rispetto al 2010 le pur modeste perdite sui crediti registrate nel settore dei trasporti risultano, comunque, in rapido aumento al contrario di quelle riportate dai servizi immobiliari, diminuite quest’anno di oltre 5 punti percentuali.

Per proteggersi, il suggerimento di Intrum Justitia non poteva che passare dall’implementazione di efficaci politiche di credito che pongano al riparo da spiacevoli imprevisti.

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