Solo la metà dei negozi retail vende It, ma cresce l’interesse

2.133 milioni di euro in un anno, dalla vendita di personal computer, monitor e periferiche

In Italia c’erano 16.141 punti vendita retail nel 2003 contro
i 14.905 attuali, un decremento pari al 7,7 per cento. «Più
di mille punti vendita sono dunque "spariti"». Il dato,
e il laconico commento, è della società di ricerca Gfk che
considera nel suo universo retail di riferimento i Consumer electronics
shop organizzati, ovvero realtà che fanno parte di gruppi come,
per esempio, Expert ed Euronics; i Consumer electronics shop catene/indipendenti,
ovvero realtà come Media World; i mass merchandiser; gli office
equipment retailer e i computer shop specializzati nella vendita di informatica.
Da un’analisi più dettagliata del dato, vediamo che i Ces catene/indipendenti
diminuiscono numericamente (-11,6%), restano stabili i Ces organizzati,
crescono i mass merchandiser (+4,5%) e poi diminuiscono ancora sia gli
office equipment retailer (-14,6%), sia i computer shop (-2,7 per cento).

Ma questi dati numericamente in discesa non devono fare pensare a una
crisi del settore retail, tutt’altro. Per lo meno se paragoniamo
l’attenzione crescente all’area informatica da parte di questo
canale rispetto alla crisi dei negozi It tradizionali.
Di strada il canale retail ne deve comunque ancora fare (anche se è
da notare una certa ristagnazione), visto che sul totale di oltre 16mila
negozi, i trattanti Information technology sono 8.418, quindi quasi la
metà non tratta It. Ma le potenzialità ci potrebbero essere.
Tanto è vero che da un’analisi più dettagliata emerge
che i Ces organizzati che vendono informatica sono cresciuti del 20,5%
rispetto al 2003, e sono pari a 1.060 punti vendita; i Ces catene/indipendenti
sono 812, con una crescita del 6,9%, i mass merchandiser sono 350 (+13,4
per cento). Diminuiscono, invece, del 13,5% sia gli office equipment retailer
che trattano It, sia i computer shop, del 2,7 per cento.
Sul totale del mercato retail dei beni durevoli che nel periodo luglio
2003/luglio 2004 è risultato pari a 13 miliardi e 329mila euro,
con una crescita dell’11,6% rispetto al 2003, l’It/office
sul totale è cresciuta dell’1,6 per cento.
La società di ricerca Gfk ha, poi, analizzato le categorie di It
all’interno dei canali retail, precisamente pc (desktop/tower e
notebook), monitor per pc (quindi non i Tv-tuner) nelle due tipologie
Crt e Lcd e le periferiche pc (stampanti, scanner e multifunzione). Nel
periodo luglio 2003/luglio 2004 la dimensione di questo mercato in valore
risultava di 2.133 milioni di euro con il 68,3% delle vendite da ascriversi
ai pc, il 16,7% alle periferiche e il 14,9% ai monitor. Nello specifico
dei pc, a luglio 2004 il mercato dei desktop/tower in valore era pari
al 43% del totale, mentre i notebook pari al 57%. Si invertono le cifre
per quanto riguarda il volume, con il 54% del venduto relativo ai desktop/tower
e il 46% ai notebook. Da notare che nell’arco dell’anno diminuisce
del 18,2% il valore dei pc e del 6,7% in volume, soprattutto a causa di
una decrescita nel prezzo medio di questa tipologia di prodotto, come
vedremo in dettaglio più avanti.
In ambito monitor, l’82% del valore di questo mercato va agli Lcd
e il 18% ai Crt, mentre sui volumi il 67% riguarda gli Lcd e ancora un
buon 33% i Crt, i quali in ogni caso flettono di oltre il 38% nell’arco
dell’anno (e del 47% in valore).
Infine, nel mercato periferiche, in termini di valore il 32% è
relativo alle ink jet, l’19% alle laser, il 4% alle stampanti termiche,
il 13% agli scanner, il 32% ai multifunzione laser e ink jet. Da notare
che le stampanti termiche hanno tassi di crescita piuttosto elevati sia
in termini di valore che in volume, in quanto sono legate all’ambito del
digital imaging, uno dei settori trainanti di tutto il mercato It consumer.

Canali retail
Fatto 100 il peso in valore di tutto il canale retail spetta ai computer
shop (che rappresentano il 49,5% di questo comparto), seguiti dalla Gdo
(questa volta Ces e mass merchandiser assieme) con il 44%, mentre solo
il 6,5% va agli Oer. Da notare che rispetto al 2003 i computer shop sono
diminuiti parecchio: allora pesavano il 60%, mentre sono aumentati notevolmente
i negozi di elettronica di consumo organizzati (dal 7,6 al 15,5 per cento).
Inoltre, sull’anno terminante al luglio 2004, la crescita in valore
dei Ces organizzati è stata del 110,4% rispetto al 2003, del 23,5%
per i Ces catene/indipendenti, del 13,3% per i mass merch, ma si noti
che i computer shop hanno perso del 15,2% e gli Oer del 13,6 per cento.
Prendendo in esame le tendenze per categoria di prodotto, Gfk rileva che
la più alta crescita nelle vendite di pc (in valore) è avvenuta
presso i Ces organizzati (133,7% rispetto al 2003); crescono anche i monitor
dell’87,8% e le periferiche del 52,2%. Incrementi su tutte le categorie,
benché più contenute anche per i Ces catene/indipendenti
e il mass merchandiser, mentre diminuiscono ancora una volta le vendite
sia di personal, che di monitor e di periferiche presso gli specializzati
(sia computer shop, sia Oer).
Scendendo nel dettaglio, è interessante notare che crescono le
vendite di notebook, rispetto ai desktop, su tutti i canali retail, tranne
che per i computer shop e gli Oer, mentre i desktop crescono solo presso
la Gds e diminuiscono non solo presso gli specializzati, ma anche presso
il mass merch. In ambito periferiche, grande aumento, sempre in valore
rispetto al 2003, soprattutto per i multifunzione laser con crescite che
sfiorano il 200% e in questo caso anche nei computer shop. Diminuiscono,
invece, le periferiche, in valore, praticamente su tutti i canali.

Indicatori dei canali nel bimestre. In tutti i canali retail presi in
esame, questa volta nel bimestre giugno /luglio 2004 rispetto all’analogo
bimestre 2003, scende il prezzo medio di desktop, che è al di sotto
dei mille euro. Nel mass merch, dove il prezzo è diminuito del
15,3%, rispetto al bimestre 2003, il prezzo di un desktop è al
di sotto dei 700 euro. Diminuisce anche il prezzo dei notebook che costa
poco più di mille euro nei mass merchandiser e tra i 1.300 e i
1.400 euro nel canale elettronica di consumo (organizzati o catene). Flessione
dei prezzi medi anche per i monitor. Per questa tipologia di prodotto,
però, la flessione maggiore (-13,6%) è nei computer shop,
con prezzi medi inferiori ai 500 euro, in pratica lo stesso che nella
Gdo. Diverso il caso delle printer ink jet il cui prezzo medio decresce
solo nei computer shop, mentre sale in tutti gli altri canali fino addirittura
al 22,4% nei mass merchandiser dove comunque i costi sono davvero "consumer"
(71 euro). Netto calo, infine, su tutti i canali per i multifunzione ink
jet con prezzi medi attorno ai 140 euro. Quanto all’assortimento, nei
Ces organizzati c’è un notevole sforzo per offrire una maggiore
ampiezza di gamma sia di desktop che di notebook, oltre a un ampliamento
anche nella profondità dell’offerta. Sempre nei Ces l’assortimento
dei multifunzione è piuttosto elevato.

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