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Quando il gestionale frena la digital transformation

Se la digital transformation è anche, oltre a fare cose nuove, fare meglio ciò che si faceva prima, uno dei principali ostacoli che essa trova sul suo cammino è la rigidità imposta da applicazioni e sistemi preesistenti.

IFS, che si occupa principalmente del mondo ERP e di asset management, ha condotto un’indagine per rilevare quali possano essere i sintomi del verificarsi di questo problema e ha scoperto un indicatore curioso: Excel.

Il campione dell’indagine di IFS ha indicato che se un software frena la digital transformation la reazione nella maggior parte dei casi (88 percento) è abbandonarlo, usando soluzioni alternative che aggirino la sua rigidità. È curioso però che nella gran parte dei casi (84 percento) l’alternativa preferenziale non sia propriamente da shadow IT: Microsoft Excel.

Che un foglio elettronico sia considerato la soluzione per evitare il blocco della digital transformation dipende probabilmente dal settore applicativo di IFS e certamente dalle tante funzioni offerte dal software Microsoft. Ma IFS stessa sottolinea che non si tratta certo di una soluzione ideale. Una proliferazione di spreadsheet rende impossibile portare avanti i processi in maniera coerente e replicabile.

Un boom di Excel nella propria azienda potrebbe però essere il minore dei mali.

L’indagine di IFS indica infatti che gli altri due sintomi principali della rigidità dei software d’impresa di fronte alla digital transformation sono più nocivi per l’impresa.

Il primo sintomo è un incremento nella rotazione del personale. C’è una quota importante di dipendenti che dichiara di poter cercare un nuovo posto di lavoro se gli applicativi da usare risultano inadeguati.

Verrebbe da pensare che questa quota sia maggiore tra i più giovani, che hanno aspettative più elevate riguardo l’usabilità del software, ma l’indagine IFS ha rilevato che il picco (45 percento) si ha in realtà nella fascia 36-45 anni.

Cala al 33 percento nella fascia 46-55 anni e al 26 tra i nativi digitali (18-35 anni), probabilmente perché non si sentono ancora abbastanza sicuri della loro spendibilità nel mercato del lavoro.

La reazione negativa di fronte a software troppo rigidi può riguardare anche il management, indica l’indagine IFS. I manager che ritengono di non poter mettere in atto un modello di business innovativo per via dei software aziendali fanno una scelta drastica: non ci provano nemmeno. Secondo IFS questo è il segno più evidente che qualcosa non va, e la scelta più pericolosa per le prospettive dell’azienda.

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