Software blade architecture per Ausl Modena

Dal 2005 a oggi sono 9 i firewall Check Point implementati e diversamente arricchiti di nuove funzionalità a protezione della struttura pubblico-privata.

Decisa a rivedere, già nel 2005, la propria infrastruttura di sicurezza con l’obiettivo di renderla più efficace, l’Azienda Usl di Modena ha scelto la tecnologia Check Point.

In occasione dell’apertura del vicino Ospedale di Baggiovara, la struttura a gestione pubblico-privata, ha optato per l’implementazione di un numero crescente di firewall per la difesa perimetrale, ma anche di aree Dmz per la gestione dei servizi Internet e di connessioni Vpn per consentire, rispettivamente, accesso online ai referti e operatività da remoto per dipendenti e collaboratori.

In parallelo, l’Ausl chiamata a gestire direttamente 7 distretti sanitari, altrettanti ospedali riuniti in un presidio unico e l’Ospedale di Sassuolo, ha scelto di proteggere la gestione del servizio di emergenza territoriale creando un nuovo datacenter e un pool di servizi condivisi, messo a punto per ottimizzare le risorse disponibili, al quale accedono sia la Ausl che il Policlinico di Modena.

A oggi, in quasi un settennato di partnership, i firewall Check Point presenti nella struttura che impiega 6.200 dipendenti e che nel 2011 ha fatturato di 1,3 miliardi di euro, sono cresciuti fino a diventare 9 con una facilità di gestione attraverso l’unica console SmartDashboard confermata da Gandolfo Miserendino del Dipartimento Tecnologie dell’Informazione e Biomediche dell’Ausl Modena.

Ma non solo.

A partire dal 2010, accanto ai firewall distribuiti su location differenti è stata aggiunta l’offerta di software blade Check Point volta a personalizzare alcuni firewall dotandoli di strumenti differenti per dosare la sicurezza in base a specifiche esigenze e alle risorse a disposizione.

In particolare, la blade Advanced Networking & Clustering proposta dal software vendor statunitense ha permesso di incrementare sensibilmente le performance dei firewall collocati presso il datacenter centrale e di quelli che operano come raccordo verso l’azienda Ospedaliera Policlinico.

Data la sua funzione, il firewall preposto a Internet ha, invece, ricevuto una dotazione più ricca, grazie all’inserimento di cinque software blade comprensivi di Ips, Application control, Vpn, AntiVirus & AntiMalware e Identity Awareness.

Il tutto a vantaggio di un approccio giudicato “realmente innovativo e che semplifica di molto il lavoro di implementazione e gestione da parte dello staff It interno che può così liberarsi da task ricorrenti e concentrarsi su attività più strategiche” ottenendo “una sensibile riduzione dei costi che – conclude Miserendino –, ci ha permesso di destinare più risorse all’elaborazione e alla presentazione di nuovi servizi destinati all’utente finale, ovvero il cittadino”.

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