Software as a service: cosa da partner

Keith Goodwin, vice president worldwide channels di Cisco, indica le nuove opportunità: data center, servizi collaborativi e software as a service,

Honolulu – L’immagine scelta da Keith Goodwin, vice president worldwide channels di Cisco, per esemplificare ciò che l’azienda desidera dai propri partner è il parkour. Percorsi acrobatici, a volte impervi, ma sempre dinamici e comunque, come sintetizza il manager: “Competitivi, ma
fortemente collaborativi”
.

Perché la parola chiave, al di là delle tecnologie e degli obiettivi, è proprio questa: collaborazione.
“E’ un momento di infinite possibilità – riprende echeggiando il claim di questa edizione 2008 del Cisco Partner Summit – nel quale i partner possono cogliere possibilità di crescita soprattutto nella differenziazione”.

Non nasconde il momento non facile per l’economia mondiale, Goodwin, ma si dice anche convinto che non sia questo il momento di cercare riparo: l’importante è mettersi in gioco e accettare la sfida. Snocciola un po’ di numeri, prima di guardare al futuro e parla di quei 17 milioni di Ip phone venduti, del 26% di crescita registrato sulle nuove
tecnologie, che oggi rappresentano il 25% del business della società, di quel +31% messo a segno dal Value incentive program e del +63% registrato dal Solutions incentive program. Parla, soprattutto, di quei 200 milioni
di dollari generati dai managed services, perché è anche sui servizi che si svilupperà il nuovo business.

“Le nuove opportunità – sostiene – vengono dalle tecnologie, dai servizi, da nuovi clienti e da nuove geografie”.
Punta sul Data Center, Cisco e Goodwin lo rimarca, riprendendo la strategia 3.0 protagonista della prima giornata di lavoro. Ma non di solo Data Center si tratta. C’e’ WebEx, piattaforma di comunicazione unificata e collaborazione, dalla quale prende vita una strategia di software as
service nella quale Cisco intende coinvolgere i partner.

“Dopo una fase pilota, nella quale abbiamo testato il servizio e le opportunità per i partner, siamo pronti a partire. WebEx non verrà portato sul mercato direttamente, ma attraverso i nostri partner, che
avranno per di più l’opportunità di costruirvi personalizzazioni e servizi ad hoc.
E sempre nella mani dei partner vogliamo affidare i
servizi collaborativi, una delle aree di crescita più significative nel prossimo futuro”
.

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