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Software AG: l’IoT è software first

I Ceo devono pensare alla loro attività partendo dal software”, quindi non dal business né dall’It, bensì direttamente dallo sviluppo. Così ha sintetizzato la competitività aziendale Karl-Heinz Streibich, Ceo di Software AG mettendo in grande risalto il concetto di software first, nel consigliare i dirigenti alle prese con soluzioni tecnologiche.

Il futuro digitale è già presente, titolava l’evento per la stampa internazionale tenuto a Roma dalla multinazionale del software e dedicato al rinnovamento delle industry, in primis mobilità, assicurazioni, farmaceutico, salute e manifattura.

È nel software che viene registrato il sapere, poi duplicato in molti altri luoghi secondo schemi finora non implementabili. Tutte le tendenze più recenti, dalla rinascita dell’intelligenza artificiale alla stessa IoT, sono rese possibili dall’esecuzione di software direttamente sui device e di analytics di tipo diverso dal passato. Anche prima c’erano molti dati, principalmente nei sistemi Erp, ma erano statici, mentre ora arrivano in gran copia direttamente dai device.

Benché non si parli di smartphone, da un punto di vista architetturale si tratta pur sempre di sviluppare apps. “La nostra piattaforma non è end-to-end, non combattiamo con i giganti”, ha spiegato Wolfram Jost, Cto dell’azienda, “ma rendiamo disponibile una piattaforma più la consulenza per costruire framework nell’IoT”.

Le fasi restano sempre le stesse, ovvero sviluppo, integrazione e diffusione, con in più una forte fase di analytics spesso in tempo reale. Inoltre nessuna delle componenti del mondo IoT è effettivamente standardizzata, ovvero usata da tutti i fornitori; possiamo dire che l’attuale fase, con grandi differenze competitive in tutto il ciclo di prodotto, potrebbe avere una durata più lunga di altre ondate tecnologiche. Insomma la variabilità di prodotti e servizi potrebbe diventare il segno distintivo dell’intera rivoluzione delle cose.

Gestire la disrpution con intelligenza

Software AG propone la miglior piattaforma sul mercato per l’IoT”, ha confermato Gianfranco Giannella, Coo di Octo: l’azienda italiana di respiro internazionale ha creato un fortissimo mercato IoT controllando a distanza le autovetture ed ora punta ad altri ambienti tra i quali la sanità, sempre a distanza. “Per l’80% i dati IoT sono corrotti e non correggibili, per cui diventa essenziale prevenire la corruzione”.

Trattandosi di mercati nuovi, in uscita da una frammentazione tecnologica ma con clienti già dotati di una loro cloud It, al centro di tutto ci sono sempre e comunque i casi d’uso: ecco perché per Software AG oltre alla piattaforma servono i servizi, specifici e di livello idoneo. Si tratta di gestire nuovi dati rivoluzionando gli schemi.

E se i dati sono il nuovo petrolio, “il machine lerning è la nuova raffineria”, ha aggiunto Michael Zeller, fondatore della software house Zementis, acquisita da Software AG nel 2016 per premere l’acceleratore sul deep learning; “l’intelligenza artificiale è una capacità focale per qualsiasi applicazione”, ha poi precisato.

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