Social Media Week: Le relazioni distribuite dell’Employee 2.0

Le aziende sembrano muoversi ancora seguendo i vecchi parametri di conversazione con i clienti, senza intercettarne il cambiamento.

Con il potere che i media sociali mettono nelle mani dei consumatori, la pressione sulle corporation è fortissima e non resta che dare lo stesso potere al vostro staff, che così può suppportare l’azienda. Ognuna di queste persone è un h.e.r.o., highly empowered and resourceful operative, che sa come seguire il cliente grazie alle nuove tecnologie. In modo diverso, questo principio si applica ad aziende di qualsiasi settore, dimensione o parte del mondo. Tutti possono farsi un’idea dei requisiti degli “eroi” secondo Josh Bernoff, analista Forrester, scaricando dal sito della sua azienda i tool gratuiti di valutazione.

Queste ed altre sintetiche osservazioni, contenute in una intervista realizzata appositamente su Skype, fanno parte de l’apertura a sorpresa regalata al pubblico da Alessio Jacona, moderatore ed organizzatore del panel Employee 2.0.

Insomma il paradigma sociale non sembra ancora assorbito nelle aziende, che non sanno più gestire né i clienti, né i dipendenti. “I nuovi dipendenti che Bernoff descrive in Empowered, libro del quale è coautore”, sostiene Jacona, “abilitano una dinamica relazionale del tutto impossibile nelle classiche aziende top-down”.

Come cambiano le esigenze della comunicazione aziendale? Quali i rischi e le opportunità dell’innovazione che stiamo vivendo? Quali le azioni che la dirigenza deve intraprendere per incanalare la nuova clientela? Alessio Jacona propone una riflessione ai massimi livelli corporate e si pone domande che suggeriscono una risposta ancora interlocutoria: la comunicazione da uno a molti non è stata ancora sostituita in modo adeguato, e anzi nelle nuove proposte si usano ancora i criteri di giudizio della precedente epoca, che almeno ha mosso i molti. “Sembra il momento di rendere empowered anche i dirigenti”, ha concluso Jacona.

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