Snap non esce più da Quantum

Il clima poco incoraggiante ha spinto la società a a rimandare a tempi migliori lo spin off della divisione Snap.

Un clima decisamente poco incoraggiante ha spinto lo specialista in dispositivi di memoria di massa a rimandare a tempi migliori lo spin-off della sua divisione Snap. La notizia arriva contesutalmente all’annuncio di una radicale revisione alle stime di profitto, per le quali è prevista una contrazione compresa tra il 29 e il 41 percento rispetto alle iniziali aspettative. I fatturati relativi al primo trimestre fiscale, in chiusura al primo luglio, saranno compresi tra i 190 e i 200 milioni di sterline. I segnali di crisi riguardano in particolare le linee di prodotti a nastro mentre la divisione server Snap è in forma migliore, con fatturati sostanzialmente stabili rispetto ai trimestri precedenti. Snap è una famiglia di soluzioni di storage direttamente utilizzabili attraverso una rete locale, una categoria che oggi viene chiamata “network attached storage”. Nell’ottobre scorso Quantum aveva pianificato un’Ipo su questa divisione, nel quadro di una strategia di completa ristrutturazione. Oggi però tutti gli investitori sembrano diventati molto scettici sulle “debuttanti” in Borsa. Quantum ha ammesso di aver fatto i suoi conti sulla futura profittabilità di Snap prima che il quadro economico peggiorasse in modo così significativo per le imprese high-tech. La battuta d’arresto sulla vicenda Snap non è il solo cambiamento in casa Quantum, che tre mesi fa ha ceduto la divisione hard-disk al concorrente Maxtor. Ora per i prodotti Snap è previsto l’uso del brand omonimo, in sostituzione della precedente strategia di re-labeling da parte dei rivenditori autorizzati.

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