DuPont continua a sviluppare le sue proposte tecnologiche per gli smart textile, dimostrando in particolare alcune applicazioni pratiche per la linea Intexar.
Il vantaggio di questa soluzione sta soprattutto nel fatto di poter realizzare tessuti come quelli “normali” pur garantendo la trasmissione di segnali elettrici.
L’idea è quella di realizzare capi di abbigliamento, soprattutto in ambito sportivo, senza la necessità di cucire il tessuto tradizionale con una parte smart separata. Inoltre i capi in Intexar possono anche essere lavati più volte come quelli normali, cosa che non accade per la gran parte degli smart textile.
Questo è possibile perché Intexar non è un tessuto smart ottenuto intessendo fili conduttivi con il tessuto normale. Viene prodotto unendo inchiostri conduttivi ai tessuti flessibili che, poi, si possono lavorare con i classici sistemi di tessitura.
In questo modo è possibile integrare direttamente nei tessuti dei veri e propri circuiti elettrici composti da tratti conduttivi, resistenze e condensatori. Dotati della necessaria sensoristica, questi circuiti raccolgono informazioni biometriche come la frequenza del battito cardiaco oppure, rilevando la tensione del tessuto, lo sforzo muscolare localizzato e la respirazione.
Con Intexar sono stati realizzati diversi wearable tra cui anche l’OMbra di OMsignal, un reggiseno sportivo “smart” che rileva battito cardiaco e respirazione: idati sono comunicati a uno smartphone, dove un’app li analizza e li confronta con piani specifici di allenamento. Pare però che l’avventura commerciale di OMsignal sia giunta a termine, come rivela questo sito.
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