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Gli smart glasses sono entrati nelle aziende

Celebrati da qualcuno come un flop tecnologico, gli smart glasses stanno invece trovando una loro strada.

Google ha lanciato una Enterprise edition e ha invitato gli sviluppatori a ideare soluzioni applicative, mentre una ventina di società nel mondo, molte delle quali in Cina, hanno cominciato a produrre occhiali per la realtà aumentata.

Così nel 2017 il mercato dovrebbe superare i 50 milioni di dollari e, secondo Forrester, raggiungerà i 30 miliardi nel 2025.

Abbinati ai sistemi di intelligenza artificiale e di machine learning, gli occhiali sono un terminale che lascia libere le mani permettendi di compiere un’altra attività.

Gli smart glasses Moverio di Epson

I casi applicativi degli smart glasses

Per quanto riguarda le soluzioni applicative, Dhl ha portato avanti un esperimento in Germania che ha evidenziato un aumento della produttività del 15%. Gli addetti della logistica possono leggere i codici e visualizzare le istruzioni per lo smistamento dei pacchi senza dover consultare elenchi o tabulati.

La divisione Healthcare di General Electric li ha testati invece in un magazzino in Sud Carolina, dove i tecnici impegnati ricevono gli ordini di lavorazione sugli occhiali, che li indirizzano verso i componenti da utilizzare. Il miglioramento dell’efficienza è stato del 46%.

Epson è una società che in questi anni ha continuato a credere negli occhiali intelligenti tanto che ha annunciato l’intenzione di aumentare la produzione dei suoi smart glass Moverio, riducendone il prezzo.

L’annuncio arriva in risposta alla crescente domanda di applicazioni di realtà aumentata sul luogo di lavoro, con la sempre più diffusa implementazione di casi d’uso reali in un’ampia varietà di settori commerciali, tra cui vendita al dettaglio, sanità, ortodonzia, formazione, intrattenimento, manutenzione e riparazione, musei e attrazioni turistiche.

La società ha creato anche una rete di sviluppatori per la produzione di applicazioni per l’industria. Moverio utilizza una tecnologia Si-Oled con visione stereoscopica con batteria di sei ore, connettività integrata e sensori Bluetooth Smart, Wi-Fi, Miracast e di movimento. Gli smart glass permettono di vedere anche contenuti 3D e rilevare gli ostacoli davanti alla persona, grazie alla fotocamera stereo ad alta risoluzione da cinque megapixel.

Fra gli attori in campo si trova anche il Gruppo Generali che ha avviato una partnership con la startup francese Ellcie Healthy per sviluppare smart glasses per monitorare i comportamenti alla guida, valutare il livello di affaticamento del guidatore e rilevare il rischio di sonnolenza, riducendo così la percentuale di incidenti stradali.

Generali ha finanziato l’avvio del progetto e collaborare con Ellcie Healthy per sviluppare una soluzione per la prevenzione della sonnolenza durante la guida.

Rispetto alla prima edizione gli occhiali sono più leggeri possono utilizzare lenti graduate e schermi di sicurezza, il pulsante della fotocamera funge anche da interruttore per sganciare la parte elettronica del dispositivo, hanno un processore più veloce, una fotocamera da 8 megapixel, una wifi più affidabile e un’autonomia di 8 ore. E quando si registra un video si accende una luce rossa.

 

 

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