Sirmi: solo netbook e notebook in positivo

I dati relativi al terzo trimestre dell’anno mostrano tutti gli indicatori negativi, tranne per due tipologie di prodotti, entrambe indirizzate al consumer.

Non è certo un quadro positivo quello che emerge dai dati Sirmi, pubblicati oggi, sul mercato Ict in Italia nel terzo trimestre dell’anno.

I segni sono tutti negativi, con due sole eccezioni, rappresentate dai notebook consumer, che nel back to school hanno messo a segno un +3%, e dai netbook.

Complessivamente, la spesa It si è attestata a 4,7 miliardi di euro, in calo del 9,5% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Soffre particolarmente l’hardware, che, attestato a 1,5 miliardi di euro, registra un regresso del 16,2%, mentre software e servizi di gestione scendono di qualche decimo oltre il 5%. Per i servizi di sviluppo si parla invece di un -7,4% a 1 miliardo di euro.

Più contenute le perdite sul fronte Tlc: si parla complessivamente di un -1,2% a 10 miliardi di euro, con le Tlc fisse a 4,4 miliardi e le mobili a 5,6 miliardi.

La sola consumer electronics si ferma a 1,6 miliardi di euro, con un regresso del 7,8%.

Nella sua analisi, Sirmi presenta anche uno spaccato sul comparto dei pc client.
Nel periodo in esame, le consegne registrano un +6,3% in termini unitari, a 1,3 milioni di unità, ma i valori scivolano del 10% a 523 milioni.
Il segmento desktop è pesantemente negativo sia in unità che in valori: supera di poco le 346.000 unità (-23,1%) e genera un giro d’affari di 133 milioni di euro, alla soglia del -30%.

Non si tira il fiato nemmeno nel comparto notebook: si parla di 585.000 unità, in calo del 2,4%, che generano un fatturato di 295,8 milioni di uero, in questo caso in calo quasi del 14%.
Pesante il bilancio per i notebook professionali, in calo di oltre il 19% in termini di unità (poco più di 229.000 pezzi), che fatturano non più di 141 milioni di euro, in calo del 27%.
Il fronte consumer registra invece un +12,9% in termini di unità vendute (355.650) e un +3% in termini di fatturato, attestato alla soglia dei 155 milioni di euro.

Sembrano tenere ancora bene i netbook: se ne sono vendute oltre 407.000 unità, per un giro d’affari di 93,7 milioni di euro.
Qui c’è però un dato che merita una riflessione: in termini unitari si parla di una crescita del 93,7% anno su anno, laddove in valore la crescita si attesta sul 96,5%. È sicuramente un dato singolare, per un mercato che negli ultimi dieci anni ci ha abituati a un progressivo downpricing.
Per questa particolare categoria, evidentemente, le scelte degli utenti si stanno orientando verso modelli di fascia più alta, con schermi più grandi o prestazioni superiori. E il risultato, nelle numeriche, è evidente.

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