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Siemens Italia cresce con forza verticale

«Solamente con lo studio dei macro fenomeni capiamo cosa faremo domani». Lo ha detto il presidente e ad di Siemens Italia Federico Golla, nell’introdurre la presentazione dei risultati dell’anno 2015.

I macrotrend a cui far riferimento sono la digitalizzazione, che produrrà 44 zettabytes di dati nel 2020 (10 volte di più che nel 2013) il cambiamento demografico, che porterà il mondo a essere abitato da 9,6 miliardi di persone nel 2050 (adesso sono 7,3), il cambiamento climatico, l’urbanizzazione (il 70% della popolazione vivrà nelle città nel 2050), la globalizzazione.

Fenomeni lontani? No, già in atto. «Oggi parliamo di digitalizzazione – ha spiegato Golla – perché produciamo una massa enorme di dati che vengono dissipati. Invece vanno usati per creare business». Una digitalizzazione che crescerà a due cifre e che sarà la leva fondamentale di sviluppo.

Tre obiettivi chiari

In questo scenario si inserisce la vision 2020 Siemens, varata l’anno scorso, che fissa tre ambiti di azione: elettrificazione, automazione e, appunto, digitalizzazione. «Abbiamo deciso – ha detto Golla – di avere più market share in meno segmenti di mercato anziché agire su troppi settori, facendo numeri piccoli. E questi tre sono il nostro futuro».L’elettrificazione cresce poco (2-3% all’anno) ma è un segmento a presenza obbligata per Siemens: «l’elettricità è roba nostra».

Industry 4.0 light

L’automazione, che può dirsi ancora 3.0 (cresce il 4-6% anno) per via di una ripetitività che ha preso il posto della manualità, dovrà trasformarsi in 4.0. Il che vuole dire intelligenza artificiale, cioè sistemi che prima di fare, pensano. Un’evoluzione che avrà consistenza «quanto più troverà adesione da parte del mondo industriale. Stiamo anche pensando a un 4.0 leggero – ha detto Golla – per parlare con la Pmi. Teniamo conto che si toglie hardware e si aggiunge software. In Italia ci arriveremo. Stiamo parlando con Confindustria per creare questo sistema light».

Organizzazione funzionale

Per attuare questi obiettivi Siemens Italia si è data un’organizzazione orientata al cliente, certo. Ma che, spiega Golla, significa entrare nel mondo delle soluzioni. Le divisioni rispecchiano questo andamento: power and gas, wind power e rinnovabili, energy management, building, mobility, digital factory, industria di processo, healthcare, servizi finanziari. Fatta la direzione strategica, in via Pirelli si è passati a consolidare le operation. Ora tocca all’ottimizzazione e poi si tratta di accelerare la crescita fino al 2020. E non c’è dubbio: «vogliamo crescere», dice Golla.

Crescere del 2% in tempo di crisi

Intanto la società in Italia nel 2015 ha fatturato 1,773 miliardi di euro, +2% rispetto al 2014. Un risultato normale in tempi normali, un buon risultato in tempi di crisi, e siamo ancora in tempi di crisi, ha specificato Golla.
Il risultato italiano è il 2,34% di quello mondiale, che quindi supera i 75 miliardi di euro.
I segnali positivi continuano: l’ordinato è cresciuto dell’8%, quindi la società ha anche pianificato la crescita dei prossimi due anni.
«Vuol dire che il mercato è ripartito e che abbiamo più quote di mercato», ha commentato Golla.

Società esemplare, con l’IT a supporto

Siemens in Italia dà lavoro a 3.100 persone, di cui 1700 in modalità smart. L’età media è di 46 anni. Il 25% sono donne. Collabora con le università di con Siena e Genova e con i Politecnici di Milano e Torino. Partecipa anche al programma europeo Horizon 2020. In virtù del programma internazionale varato con una propria fondazione, ha cominciato a finanziare 12 startup nel mondo. Industria ed energia sono i settori che maggiormente assorbono le attività.

L’It è di supporto a tutte le aree di business, e per questo, ha osservato Golla, è «l’elemento centrale della digitalizzazione. Per noi si tratta di intervenire in verticale, avendo la conoscenza specifica del settore. Noi siamo verticalisti del software, e il passaggio da fare è da soluzione ad applicazione».

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