Siebel: «Abbasso il Tco»

Anticipando Siebel 7.7 agli analisti, la società pone l’accento sulle capacità della nuova suite di tagliare i costi di possesso del 40% rispetto alla versione 7.

16 febbraio 2004

Siebel ha spiegato agli analisti come sarà fatto l’aggiornamento della propria piattaforma di gestione enterprise.


Ha parlato, quindi, di Siebel 7.7, definendolo “major update”, e, nel farlo, ha gettato un ponte verso il suo passato. Artatamente, per far capire il valore dei miglioramenti.


Ha parlato, infatti, dfi Total cost of ownership, e ha messo sul piatto una fiche da 40.


40 per cento in meno di Tco, rispetto alla versione Siebel 7.


Non è male, soprattutto perché Siebel 7.7 arriverà anche con un carico di nuove funzionalità, che apporteranno strade preferenziali per arrivare allo scopo di business, ma che, comunque, andranno implementate.


Le maggiori nuove funzionalità, cioè quelle per cui il Cto della società, Ed Abbo, ha inteso spendere le proprie migliori parole, sono quelle che riguardano una nuova applicazione per la gestione della fedeltà alla marca da parte degli utenti, e una per la gestione delle filiali bancarie.


Innovazioni a tutto tondo, quindi, a testimoniare che l’indirizzo preso dalla società retta da Tob Siebel è quello del “tutto-compreso”.


Non per nulla, dovendo autodefinire la propria creatura, il Ceo di Siebel l’ha chiamata “suite vendor”.


Il senso, quindi, è chiaro: offrire il più possibile, di specializzato, con una grande integrazione a monte. Solo così si può tagliare il Tco.


E già che c’era presente Tom Siebel, non poteva mancare un bilancio dei primi mesi di Crm OnDemand.


Buoni. Il gruppo retto da Mike Betzer, l’ex-ceo dell’acquisita Ineto, ha attratto centinaia di aziende, per un totale postazioni che supera le 20mila unità.


Ma non basta. Per contrastare Saleforce.com, la società pensa di aggiornare l’offerta on demand su base mensile.

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