Sicurezza e servizi con la virtualizzazione dei server

Nel corso del 2007, Banca Popolare di Vicenza, capogruppo dell’omonimo gruppo bancario (630 realtà in Italia con oltre 5.500 dipendenti), ha affidato alla propria controllata Servizi Bancari uno studio di fattibilità allo scopo semplificare l’infrastru …

Nel corso del 2007, Banca Popolare di Vicenza, capogruppo dell’omonimo gruppo bancario (630 realtà in Italia con oltre 5.500 dipendenti), ha affidato alla propria controllata Servizi Bancari uno studio di fattibilità allo scopo semplificare l’infrastruttura tecnologica di filiale per ridurre i casi di fermo dell’operatività dovuti a guasti tecnici, per lo più riconducibili ai server di agenzia.

L’esigenza era quella di attivare in tempi ristretti le nuove sedi, ridurre i fermi, rivedere le modalità di fruizione della corporate Tv e consolidare i server di filiale nella server farm centrale con l’ottimizzazione del traffico dati.

È stata, quindi, implementata una soluzione di virtual server e introdotto un acceleratore di protocollo da installare in ogni sportello affinché l’applicazione possa funzionare correttamente e siano fruibili in cache tutti i contenuti multimediali.
Dopo uno studio di fattibilità, la società ha optato per i prodotti di Blue Coat Systems, con le appliance Sg e le soluzioni basate sul software Proxy Client al fine di garantire la sicurezza e accelerare le prestazioni.

In questo modo, è stato risolto il problema di latenza del network geografico; è stato implementato un sistema di disaster recovery e la business continuity per le filiali è embedded nell’infrastruttura virtualizzata.

La rimozione dei server dalle varie sedi ha, poi, ridotto gli interventi tecnici dovuti a guasti e malfunzionamenti e ora approntare una nuova agenzia è diventata un’operazione più rapida. La possibilità di gestire un file server comune per più indirizzi, infine, consente la gestione centralizzata delle policy di backup e di recovery dei dati.

Anche l’aspetto economico ha avuto un certo rilievo: mentre in precedenza erano necessari 70 server adesso ne sono presenti solo 6, in grado di ospitare ulteriori filiali.

«Abbiamo soddisfatto le richieste della capogruppo integrando in pochi giorni 70 nuovi sportelli – illustra Carlo Finetto, condirettore generale Servizi Bancari – e ora ci apprestiamo a un rinnovo tecnologico in altri 100, garantendo continuità di servizio e un miglioramento dell’operatività».

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