Sicurezza e formazione i nuovi fronti di Eustema

La società, in seguito alla fusione con Intrage, oggi presenta un’offerta non solo di servizi software ma anche di contenuti multimediali

La nascita di Eustema risale al 1989, però le sue competenze affondano le radici nel gruppo Olivetti, che allora ha deciso di creare questa società, avendo come socio di minoranza il sindacato Cisl. L’amministratore delegato, Enrico Luciani, ex-Olivetti, ci spiega che fin dall’inizio ha avuto l’incarico di costruire le basi di questa nuova realtà, a iniziare dalla scelta del nome. «Eustema, in greco significa “Buon sistema” e infatti tra l’altro si proponeva come un buon sistema di rapporti tra l’Amministrazione pubblica e il cittadino, attraverso lo strumento informatico, visto che il mercato di riferimento fin dall’inizio è stata la Pa centrale, soprattutto là dove vengono realizzati sistemi per l’erogazione di servizi. In seguito, tuttavia, ci siamo allargati anche al mercato esterno».

Nel corso degli anni è entrato un terzo socio, Telecom, che poi è stato fagocitato dall’orbita Olivetti, per cui la società è ritornata alla composizione societaria di partenza. Qualche anno fa, tuttavia, il sindacato ha rilevato tutta la quota, e quindi Eustema è diventata una società libera di gestire le proprie strategie, commerciali e di comunicazione. Dal punto di vista dell’attività, continua a fare sviluppo software, e oltre alla Pa si sta aprendo anche al mercato privato, fondamentalmente composto da realtà di grosso calibro come Poste Italiane, Enel e Telecom Italia. «Nonostante le difficoltà del settore It, noi stiamo crescendo e abbiamo chiuso il 2007 con circa 35 milioni di euro di fatturato, pari a una crescita dell’11% – osserva Luciani -. Peraltro nel corso dell’anno abbiamo fuso la società con un’altra del sindacato, Intrage, che segue, fondamentalmente, l’area della multimedialità, per cui la nuova Eustema presenta un’offerta non solo di servizi software ma anche di Web communication e contenuti multimediali. Attualmente tra dipendenti e collaboratori esterni siamo circa 600 ma a fine 2008 dovremmo salire a 700 unità, se il fatturato crescerà ancora».

All’interno della società opera la divisione Operazioni Produttive, che racchiude la parte produzione, a sua volta differenziata in centri di competenza orizzontali all’azienda e strutture tecniche verticali, sia per il mercato della Pa che quello privato, che contribuiscono al fatturato rispettivamente per un 60 e 40%.

«Eustema – riprende il manager – ha una grande capacità di innovazione, sulla quale abbiamo puntato fin dall’inizio, che ci viene dall’eredità di Olivetti. Già 20 anni fa ci occupavamo di automazione di processi, che allora era alle origini di strumenti di workflow, e solo in seguito è nato il Business process management. Inoltre, nella seconda metà degli anni Novanta siamo stati tra i primi a lavorare su applicazioni Internet per la Pa, per cui siamo stati capaci di realizzare prodotti, che sono un unicum per il mercato. Per esempio, alcune soluzioni che abbiamo sviluppato per le regioni della Campania e del Veneto, sono basate sul prodotto Pegaso, a oggi l’unico software su Internet per l’avviamento al lavoro dei diversamente abili. Un’altra soluzione, totalmente Internet, è TeleForum, che automatizza gli uffici legali di grosse realtà, che abbiamo realizzato anche per clienti come Ferrovie e Poste, ma usiamo anche prodotti importati dagli Usa, come Ultimus dell’omonima società, tra le prime 10 al mondo per il Business process management. Nell’area documentale siamo storicamente forti e oltre a Ultimus siamo competenti sulle soluzioni di FileNet e di Hummingbird. Sempre sul fronte portali, abbiamo il nostro prodotto Community Portal Suite, con il quale abbiamo realizzato il portale del comune di Roma, della Guardia di Finanza e tanti altri. Per cui oggi Eustema è una società con una matrice complessa, che va dalla realizzazione di contenuti fino alla consulenza, intesa come consulenza di processo». Un’altra area che si è sviluppata con Telecom, e che poi Eustema ha portato su altri clienti importanti, è quella del data warehouse e della Business intelligence, dove vengono usati prodotti come Oracle, Business Objects e Cognos. In quest’ambito, inoltre, come ci spiega Luciani, viene dedicata particolare attenzione anche alle soluzioni open source, «dove ci sono prodotti di Bi e di content management validi, che studiamo come alternativa per quei clienti che sono interessati, come per esempio la Pa, che è più sensibile del privato verso questo approccio, perché spesso deve far fronte a riduzione di budget. Tuttavia il difficile, nell’open source, è riuscire a capire se il prodotto scelto ha un adeguato supporto tecnologico futuro».

Nel corso del 2006, Eustema ha aperto una nuova business unit sulla sicurezza (riprendendo l’esperienza fatta anni fa in Olivetti), un tema con il quale ha spesso a che fare anche con le proprie applicazioni, come TeleForum e Pegaso, che al loro interno hanno tutti gli strumenti di sicurezza necessari sia dal punto di vista utente che delle applicazioni. «Nell’ambito della sicurezza, in particolare quella Internet, – conclude il manager – il fattore umano è uno degli elementi di maggior criticità, per cui il tema è importante e va affrontato con persone specializzate e dedicate. Questa mossa, per quanto ci riguarda, è un’ulteriore conferma della nostra voglia di innovare e cercare nuovi percorsi per accrescere il fatturato

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