Siav, nuovi scenari nella fruizione dei beni culturali

Sempre più consenso nel mondo dell’arte per gestione elettronica, conservazione digitale e digitalizzazione in Hd di mappe, documenti e immagini.

Un sistema per digitalizzare e riprodurre documenti, libri e mappe di grande formato e uno scanner planetario specifico per la trasformazione di documeti antichi del patrimonio storico-culturale. Entrambi di proprietà della tedesca Zeutschel, Os 12000 Book Copy e Omniscan 14000 A, sono stati presentati da Siav nel corso di Bibliostar 2010, quindicesima edizione dell’esposizione di servizi, tecnologie e arredi per le biblioteche, svoltasi recentemente a Milano.

Ma le novità di casa Zeutschel, di cui Siav è distributore unico per l’Italia, non sono state le sole a tener banco nell’offerta della realtà italiana che, fondata nel 1990, è conosciuta sul mercato in qualità di società di sviluppo software e di servizi informatici specializzata nella gestione elettronica dei documenti nei settori della Pa, delle medie e grandi aziende e dei beni culturali.

Oltre all’innovativo strumento denominato Teca Digitale, che permette di preservare documenti originali ampliandone al contempo il numero dei potenziali fruitori grazie alla creazione e gestione di veri e propri archivi digitali di dati e immagini, si è ampiamente parlato dei progetti di digitalizzazione condotti in ambito culturale da Siav.

Fra questi, la realizzazione di oltre 1.400.000 immagini digitali e relativi metadati stimati in oltre 30.000 unit dei codici del Fondo Plutei, presso la Biblioteca Medicea Laurenziana. Ma anche la digitalizzazione e la produzione di metadati di oltre 200.000 pagine dalla Biblioteca matematica italiana dalle origini della stampa ai primi anni del XIX secolo presso l’Accademia delle Scienze di Torino e la digitalizzazione dei manoscritti musicali dell’Archivio Musicale dei Girolamini, a Napoli.

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