Si fa difficile la transizione all’euro

Ad appena quattro mesi dalla scadenza euro, i responsabili It stanno osservando una preparazione decisamente deficitaria nelle supply chain aziendali.

Ad appena quattro mesi dalla scadenza euro, i responsabili It stanno osservando una preparazione decisamente deficitaria nelle supply chain aziendali. A sottolineare la gravità della situazione è l’istituto di ricerca Amr Research, secondo cui le società ancora sprovviste di un piano di transizione alla nuova valuta non potranno essere pronte per il prossimo 1° gennaio, un ritardo che riguarda il 40% delle imprese europee, per la maggior parte medio-piccole. Proprio per evitare problemi causati da terzi, la metà delle società in regola ha fatto sapere di essere disponibile a supportare le imprese impreparate, facilitando la transizione all’euro da parte dei propri partner. Secondo un analista di Amr, la scarsa preparazione di fornitori e canali non creerà una catastrofe sul mercato europeo, ma causerà senza dubbio dei rallentamenti, costringendo numerose piccole e medie realtà imprenditoriali a far ricorso alla carta. D’altra parte, secondo il responsabile della Fee, le società in ritardo si troveranno obbligate a una rapida conversione, dal momento che chi si dimostrerà impreparato subirà forti contraccolpi finanziari. Le difficoltà scaturite da una mancata pianificazione del passaggio all’euro sono principalmente dovute alla complessità delle operazioni di conversione. I tempi richiesti per riprogrammare gli applicativi vanno, infatti, dai tre ai nove mesi.

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