Si allarga l’offerta mainframe di Unisys

Arriva la nuova famiglia ClearPath Plus Libra che sfrutterà il nuovo motore Burroughs capace di gestire diversi ambienti operativi.

25 settembre 2002. Unisys ha presentato la sua prima soluzione mainframe basata su architettura Cmp e che utilizza la Cmos engine, nota come Burroughs. Il nuovo ClearPath Plus Libra 180 sfrutta l’architettura Cmp (Cellular Multiprocessing) messa a punto da Unisys e basata su processore Intel, che permette di far girare non solo Windows 2000 e UnixWare ma anche gli ambienti operativi Os 2200 e Mcp/as. L’architettura gestisce le partizioni in modo da far girare i diversi sistemi operativi nello stesso cabinet.

Finora la linea di mainframe ClearPath Plus aveva supportato la Mcp virtual machine, variante dell’ambiente Mcp, come applicazione sotto Windows 2000 e architettura Intel. Nonostante l’ambiente Mcp/vm sia ancora sfruttato da numerosi applicativi, si è resa necessaria la modifica dell’architettura con l’aggiunta dell’engine Cmos, per garantire agli utenti Unisys un mainframe capace di 8 motori, 1.400 Mips contemporanei e 32 processori Intel che fanno girare Windows, UnixWare o Mcp/vm sulla stessa struttura. Nella famiglia precedente, la ClearPath NX, le diverse architetture erano assemblate nello stesso chassis e comunicavano attraverso una normale connessione di rete. Ora, l’engine Unisys è stato implementato direttamente in una scheda Cmp a quattro vie ed è collegato all’interno di uno chassis Cmp similmente a quello del server Es7000 Wintel già presente nell’offerta Unisys.

I mainframe Libra offrono da uno a otto processori Cmos e un massimo di 32 processori Intel per un totale di 40. Le schede Intel saranno equipaggiate con processori Pentium III Xeon (Cascades) a 700 o 900 MHz o con Foster, il Pentium 4 Xeon Mps a 1,4 e 1,6 GHz. Il prossimo anno, secondo le indiscrezioni rilasciate dal vicepresidente Kevin McHugh, le macchine supporteranno il Gallatin, Pentium 4 Xeon Mps, e il McKinley, l’Itanium 2. Come ambiente operativo sarà supportato Windows .Net Server 2003.

L’immagine a 8 vie è la maggiore supportata attualmente dall’ambiente Mcp ma nelle intenzioni di Unisys c’è di estenderla a 16 vie. A metà dell’anno prossimo, Unisys metterà a disposizione dei suoi clienti una ClearPath Plus Libra con 40 processori su cui far girare le immagini dell’Mcp e che usano il motore Burroughs. Il nuovo motore garantisce circa il 50% in più di performance rispetto al mainframe ClearPat Nx, garantendo 7.000 Mips contemporanei.
Già l’anno scorso Unisys aveva annunciato il ClearPath Plus Dorado, basato su architettura Cmp, sistema operativo Os 2200 e disponibile in due modelli. Il modello a 12 vie garantiva un singolo dominio Os 2200 che girava su una singola cella Cmp e altre due celle su processore Intel per Windows e UnixWare. La seconda proposta era un 32 vie in grado di supportare anche due domini Os 2200 e fino a 16 motori Sperry e 8 Intel, a patto che il numero dei motori aggregati non superasse i 32.

Unisys non metterà in commercio, a meno che le richieste non siano abbastanza, una macchina con un singolo Cmp che supporto Mcp, Os 2200 e Windows/UnixWare su piattaforma Intel. Un ClearPath Plus Libra con un chassis a 40 vie e un motore Burroughs Mcp, una scheda Intel con quattro processori Cascades a 900 MHz e una licenza Mcp, costerà 954.000 dollari.

Con l’introduzione della nuova famiglia di mainframe, Unisys inaugura un programma di capacity in demand che permetterà ai clienti di targetizzare – sia verso l’alto che verso il basso – la proposta Unisys in base alle esigenze attuali e future. Tutti i nuovi modelli saranno venduti con gli otto motori Burroughs e i clienti potranno attivarli grazie alla funzionalità Cod.

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