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SF2002 Speciale

Applicando a SF2002

È la più grossa novità del Expo di San Francisco 2002, è il nuovo, completamente “ripensato”, iMac. Era la novità forse più prevedibile ma non altrettanto il design di un computer che, con i suoi 6.000.000 di esemplari venduti dal ’98 ad oggi, è stato un vero e proprio fenomeno di mercato. E di costume.

Il nuovo iMac non ha più nulla delle forme sinuose e compatte del suo predecessore, e nemmeno i colori, ma si rifà a geometrie semplici e pulite come quelle di una semisfera bianca – che contiene il corpo della macchina – da cui spunta un braccio cromato a cui è fissato l’ultrapiatto riquadro dello schermo basculante. Anche il logo della mela è cromatoS una vera “chicca”; a noi è piaciuto molto anche il profilo trasparente dello schermo: cristallino! E sempre bianchi diventano anche i tasti della tastiera e l’interno del mouse; dopo la rivoluzione del colore una decisa inversione di tendenza che era già stata preannunciata dall’iBook e dall’iPod.

Non era facile reinterpretare il progetto del vecchio modello, e infatti Apple non lo ha fatto: il nuovo iMac è un prodotto completamente nuovo; piaccia o no, di questo bisogna dargliene atto. Una scelta coraggiosa, insomma.
Fra i meriti del nuovo design, salta comunque subito all’occhio l’ergonomia: la possibilità di orientare liberamente lo schermo è una novità immediatamente apprezzabile.

Si apre dunque una nuova era per Apple che introduce un computer “consumer” con almeno due caratteristiche di livello decisamente professionale: processore G4 e schermo LCD; per non parlare del SuperDrive, presente sul modello più potente dei tre disponibili.
Vediamo dunque le configurazioni che si differenziano principalmente per la velocità del processore, per il drive, e per le dimensioni del disco rigido.

Tutti e tre i modelli hanno schermo piatto TFT a matrice attiva da 15 pollici con risoluzione 1024×768, scheda video nVidia GeForce2 MX, presa Ethernet 10/100BASE T, Modem interno a 56K, cinque porte USB (tre sul corpo macchina, più due sulla tastiera), due porte FireWire.
Il modello base, che sarà disponibile a fine marzo, ha processore Power PC G4 a 700 MHz, 256K di cache L2, 128 Mb di SDRAM, disco da 40 Gb e unità CD-RW. Il prezzo, già disponibile su Apple Store, è di 1.599,00 euro (lire 3.096.096).
Il modello intermedio ha sempre un processore G4 a 700 MHz con 256K di cache L2 e disco rigido da 40 Mb, ma è dotato di 256 Mb di SDRAM e di drive combo (lettore DVD/masterizzatore CD-RW). Questo modello, come il superiore, è fornito di casse audio Apple Pro Speakers. Sarà disponibile da fine febbraio al prezzo di 1.799,00 euro (lire 3.483.350).
L’iMac più potente – praticamente un computer professionale – vanta un G4 a 800 MHz (purtroppo sempre con 256K di cache) 256 Mb di SDRAM, un disco da 60 Gb e il famigerato SuperDrive per masterizzare anche DVD. Sarà distribuito nell’arco di due/quattro settimane e costa 2.199,00 euro (lire 4.257.858). Sarà quindi il primo nuovo iMac che si vedrà in giro.

I prezzi dei nuovi iMac spostano la fascia di mercato nella quale si collocavano i precedenti: non sono più i computer sotto i mille dollari che Steve Jobs aveva tanto voluto, non sono più i computer “per tutti”: per la casa, per la scuola.
Come reagirà il mercato? Speriamo non riportando il Mac a essere considerato solo un computer d’elite.

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