Seven conferma la leadership OS di Windows

Per Gartner, entro la fine del 2012, il 42% dei pc monterà il sistema operativo di casa Microsoft. Ma nel mercato consumer, per i device di ultima generazione, nuove e concrete opportunità potrebbero aprirsi per Chrome OS e Android.

Entro la fine del 2011, il 42% dei pc in uso in tutto il mondo, pari a circa 635 milioni di macchine, sarà equipaggiato con Windows 7. Lo sostiene la società di analisi Gartner che, in base all’accresciuta e costante disponibilità registrata nei budget It, si dice certa dell’accelerazione nell’adozione dell’ultima versione della famiglia di ambienti e sistemi operativi di casa Microsoft da parte delle realtà enterprise attive negli Stati Uniti e in Asia Pacifico, dove una massiccia migrazione a Seven è iniziata già a ottobre 2010.

Stando così le cose, Windows 7 si appresterebbe a diventare il sistema operativo di punta nel mercato mondiale dei personal computer confermando, di fatto, le precedenti stime a cura degli analisti a stelle e strisce secondo le quali, il 94% dei nuovi pc venduti nel 2011 avrebbe Seven in dotazione. Con questo, nel prossimo futuro, la scelta di numerose organizzazioni potrebbe volgere verso architetture client alternative che, nei prossimi cinque anni, muoveranno verso virtualizzazione e cloud computing.

Ma nello scenario appena palesato a crescere sono stati anche gli iMac che, con Mac Os, rispetto al +3,8% di vendite registrate nel 2008, negli ultimi dodici mesi hanno riportato un incremento del 4% che, stando alle previsioni, nel 2011, dovrebbe crescere di un altro mezzo punto percentuale per arrivare a conquistare il 5,2% nel segmento dei pc venduti entro il 2015. Il tutto spinto da un mercato maturo di consumatori avvezzi a muoversi nell’ecosistema di iPhone, iPad, iPod touch messo a punto dal colosso di Cupertino.

Lo stesso che spopola in Nord America e in Europa Occidentale, dove l’incertezza economica sembrerebbe giocare più a sfavore del sistema operativo di casa Microsoft. Ma tant’è. Nel quadro tracciato da Gartner, con una share sotto il 2% rimasta costante nell’ultimo lustro, Linux OS si conferma un sistema operativo di nicchia a causa degli alti costi di migrazione delle applicazioni, mentre il successo della piattaforma del Pinguino sui mini notebook avrebbe avuto vita talmente breve da ritagliarsi, sempre nelle previsioni Gartner, una quota inferiore all’1% nei pc destinati al mercato consumer.

Similmente, le attese della società di analisi rispetto a Chrome OS, ad Android OS o WebOS, non prevedono particolari impennate nel mercato dei pc dei prossimi anni. Il sistema operativo che avrà successo sarà senz’altro quello che riuscirà a ritagliarsi una posizione di dominio nei client device emergenti, tablet in primis. Anche allora, però, pare improbabile che la posizione di dominanza rivestita da Microsoft con Windows possa essere messa in discussione, vista la diffusione del sistema operativo nelle organizzazioni di tutto il mondo.

Di tutt’altro tenore sono, invece, le previsioni che riguardano il mercato consumer. Qui, dove le applicazioni OS-agnostic superano già di gran lunga le applicazioni Windows specifiche, potrebbero trovare terreno fertile sistemi operativi emergenti come i già citati Chrome OS e Android che, nei prossimi tre-cinque anni, potrebbero anche ribaltare la posizione di forza dell’azienda di Redmond in questo specifico segmento di mercato.

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