Servizi mirati per gestire la flotta di pc aziendali

Con Desktop Management, Ibm amplia verso le Piccole e medie imprese la propria offerta consulenziale e tecnologica, seguendo un approccio basato sulla standardizzazione. L’obiettivo primario è di ottimizzare i costi di consolidamento e il Tco.

 


 


La diffusione capillare raggiunta dai pc tra le Piccole e medie imprese ha fatto emergere, anche in questa fascia di mercato, l’esigenza di una gestione puntuale della flotta del distribuito aziendale, al fine di contenere il Total cost of ownership (Tco) che, in caso contrario, potrebbe impedire di seguire, o quantomeno rallentare, un percorso di crescita e di sviluppo. La tendenza non è sfuggita a Ibm che, con il servizio Desktop Management, come emerso dalle parole di Gianni Camisa, vice president Integrated Technology Services, South region, intende "sottrarre inefficienza ai clienti, permettendo loro di liberare energie e risorse da investire in attività con un maggiore tasso di innovazione".


Il servizio, che sfrutta una serie di metodologie, best practice e tecnologie, è stato confezionato a pacchetto, ove la flessibilità risulta abbastanza contenuta, a differenza dell’approccio da sempre adottato con i large account, tradizionale target di riferimento di Big Blue, in cui, seguendo principi sartoriali, si cuciono offerte che, partendo da livelli standard, sono customizzabili a livelli profondi, secondo un approccio sostanzialmente one-by-one.


"Gestiamo tecnologie anche di terzi ma, tendenzialmente – ha proseguito Camisa -, la proposta ruota attorno ai nostri pc che sono già disegnati, industrializzati e prodotti in una logica che permette di disporre di device interni integrati per la minimizzazione dei costi, dalla sicurezza agli accessi, alla connettività e così via". Le best practice sono inerenti a un’ottimizzazione degli asset e ai processi relativi al loading e alla distribuzione del software. La consulenza su prodotti di altri fornitori rientra tra i servizi di base per l’ottimizzazione dei costi It di consolidamento e di Tco. Per un miglioramento nell’efficienza, Big Blue può trasferire la tecnologia sulla propria piattaforma oppure individuare strade diverse anche se, in particolare, il desktop management service indirizza clienti che hanno intenzione di muoversi su macchine Ibm.

In dettaglio


L’azione di Ibm ha inizio nel momento in cui il cliente decide di rinnovare le proprie postazioni di lavoro (di vario tipo) e ne copre l’intero ciclo di vita, dalla scelta della piattaforma, alla decisione dei nuovi modelli da adottare (che possono essere più d’uno a seconda delle necessità), all’acquisto e all’eventuale finanziamento (con il possibile intervento di Ibm Global Financing). A ciò si somma il caricamento del software, lo staging, la consegna e l’installazione, l’avviamento del sistema, il training e la manutenzione, fino ad arrivare agli spostamenti successivi e alla sostituzione con nuovi prodotti. "In questo modo, l’asset viene acquisito e gestito direttamente da noi – ha spiegato il manager -, anche per quanto riguarda la movimentazione, in totale trasparenza verso la collocazione fisica, la configurazione adottata, i sistemi prescelti e caricati, la presenza delle licenze d’uso". È possibile disporre di una visione in tempo reale della situazione dei macchinari, conoscerne la vetustà e lo stato degli ammortamenti e il cliente può anche decidere su quali subset distribuire nuovi software e quali strumenti sostituire, pur essendosi liberato della gestione pratica del parco pc.


Ibm provvede ad analizzare il caso specifico insieme al cliente stesso, guardando al tipo di installato, alle funzionalità primarie e alle previsioni per il futuro. In conseguenza di tali aspetti, Big Blue definisce quello che dovrebbe rappresentare il costo di gestione e valuta se l’offerta è in grado di indirizzarlo e abbatterlo o se possono essere seguite vie differenti più efficaci.


Una delle criticità che si possono incontrare in questo approccio è rappresentata dall’esigenza di contare su una pianificazione solida dal punto di vista informatico (con un intervallo di visibilità che va da tre a sei mesi), situazione non sempre possibile in un’azienda di piccole dimensioni. Una seconda difficoltà risiede nel parco macchine da gestire, vale a dire un numero abbastanza contenuto di modelli, periferiche e configurazioni software. "Come prerequisito – ha detto ancora il manager -, va considerato, invece, il fatto che i personal computer devono essere sfruttati esclusivamente secondo le proprie potenzialità, senza oltrepassare il confine del normale uso d’ufficio".

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