Servizi IT, un mercato che cerca di resistere alla crisi

I dati Gartner relativi al 2008. Otto mesi quasi tranquilli, poi i primi effetti. Penalizzati gli investimenti a lungo termine. IBM al primo posto, seguita da HP e da Accenture. IT management e process management segnano un po’ il passo.

Secondo Gartner, il mercato dei servizi It a fine 2008 ha raggiunto un valore complessivo di 806 milioni di dollari, in crescita dell’8,2% rispetto al 2007.

Questo dato, spiega la società di analisi, riflette in pieno l’andamento dello scorso anno: un periodo di sei-otto mesi nei quali il business è proseguito senza variazioni di rilievo e gli ultimi quattro mesi dell’anno nei quali la crisi ha cominciato a farsi sentire e nel corso dei quali si è cominciato a parlare di riduzione dei costi e contenimento delle spese.

In un mercato estremamente parcellizzato quale è quello dei servizi It, Ibm si posiziona al primo posto, con 58,8 milioni di dollari di fatturato, pari a una share del 7,3%, e una crescita dell’8,8%.

Al secondo posto Hp, con 38,5 milioni di dollari, in crescita dell’1,9% (qui molto ha pesato la difficoltà di integrazione con Eds), mentre Accenture, con 23,7 milioni di dollari, registra la crescita più significativa: +15,1%.

Quarto posto per Fujitsu, con 20,4 milioni di dollari (+9,6%) e quinto per Csc, ferma a 17,1 milioni, in crescita del 6,6%.

Gli unici due segmenti nei quali il comparto sembra aver segnato un po’ il passo, secondo Gartner, sono IT management e process management.

Elemento che la società di analisi giudica per lo meno strano, dal momento che in tempi di crisi, il risparmio dei costi derivante dall’outsourcing in genere è di incentivo all’investimento. Probabilmente, anche nel settore dei servizi la tendenza a evitare investimenti a lungo termine ha prevalso.

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