Server e Storage, un mercato ancora difficile

I dati Sirmi, relativi al primo trimestre dell’anno in Italia, mostrano comparti asfittici, colpiti dal rallentamento degli investimenti e dei nuovi orientamenti verso il Cloud.

Non accenna a ripartire il mercato ICT italiano, nemmeno quando si parla di mondo Enterprise.

Progetti fermi o rimandati sine die, allungamento del ciclo di vita dei prodotti, crescente ricorso a soluzioni in the cloud, hanno come diretta conseguenza un contenimento della spesa anche sul fronte dei server e dei sistemi.

Lo dimostrano i dati presentati da Sirmi e relativi al primo trimestre dell’anno e di fatto in controtendenza con altri segnali giunti nelle scorse settimane da osservatori internazionali.

A riprova della fondatezza di alcune osservazioni rilasciate da Maurizio Cuzari, amministratore delegato della stessa Sirmi, secondo il quale “è vero che con il cloud si venderanno più server, ma non è detto che si vendano in Italia”.

Mercato dei server
Analizzando, ad esempio, il giro d’affari attribuibile al mercato dei server, una prima sensazione di stabilità legata alle macchine a cuore Intel e Amd (37.370 unità, in crescita dello 0,9% anno su anno, per un fatturato complessivo di 98,3 milioni di euro, in questo caso in crescita del 3,6%), viene controbilanciata – in negativo – dalla successiva disamina dei dati relativi alle altre piattaforme.

Qui, le 1.553 unità consegnate rappresentano un calo del 9,2% anno su anno, mentre il giro d’affari di 49,9 milioni di euro si accompagna a un -8,8 per cento rispetto al pari periodo dell’anno scorso.

Complessivamente, dunque, la sola area server chiude il primo trimestre con un totale 38.923 macchine, con una modestissima crescita dello 0,4%, per un giro d’affari di 148,2 milioni di euro, in calo dello 0,9%.


Mercato dei mainframe
Se a questi primi risultati andiamo però ad assommare anche l’area mainframe, lo scenario peggiora ulteriormente.
Nel primo trimestre dell’anno il mainframe ha totalizzato un giro d’affari di 18,5 milioni di euro, con un regresso a due cifre rispetto al 2010: -11,9 per cento.

Il vero problema è che ci si trova di fronte a un comparto attualmente asfittico, per il quale non è possibile al momento ipotizzare una ripresa: per l’intero 2011 Sirmi parla di un comparto attestato sui 695,3 milioni di euro, in calo del 4,1 per cento.

Mercato dello storage
Non va meglio per lo storage: Sirmi anche i questo caso parla di un calo generalizzato per l’hardware, che chiude il trimestre a 92,31 milioni di euro, con un -3% complessivo, con le peggiori performance sul fronte delle unità Enterprise per MF/OS, che retrocedono del -15%.
Meno pesante è la situazione del software, che vale 46 milioni di euro e registra un più modesto calo dello 0,8% rispetto all’anno precedente.

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