Sempre più lontana la luce in fondo al tunnel per il mercato pc

Da Gateway ad Apple, da Compaq ad Hp, sono innumerevoli le aziende del settore che continuano a mietere risultati negativi per quanto concerne le vendite in un settore la cui ripresa non è attesa prima della seconda metà del 2002

Dall’inizio dell’anno a oggi, complice l’evidente
declino delle vendite nel mercato pc, i produttori statunitensi di personal
computer si sono visti costretti ad annunciare il licenziamento di circa 46mila
dipendenti sparsi in tutto il mondo.

E le cose non sembrano destinate a
migliorare. Nonostante anche dopo l’11 di settembre nessuno dei maggiori vendor
in questo campo abbia annunciato eventuali licenziamenti, in aggiunta a quelli
già preventivati, numerosi analisti di mercato hanno espresso la loro
perplessità.

Da più parti infatti la ripresa del mercato non è attesa
prima della seconda metà del prossimo anno. Nel frattempo, non si arresta
l’emorragia delle vendite nel segmento home del mercato dei pc.

Basti
pensare che, secondo quanto riportato da Npd Intelect, nelle prime tre settimane
di settembre, le vendite dei personal computer, rispetto allo stesso periodo di
un anno, fa sono crollate del 50%.

Neanche l’imminente rilascio del nuovo
sistema operativo targato Microsoft e l’avvicinarsi del periodo natalizio,
solitamente estremamente positivo per quanto riguarda le vendite nel mercato
dell’elettronica di consumo, sembrano in grado di risollevare le sorti del
settore.

L’eccezione che conferma la regola, però, potrebbe essere
rappresentata da Dell Computer che Don Young, analista di Ubs
Warburg Llc, prevede in linea con il raggiungimento dei 15 centesimi di dollaro
per azione, entro la fine del prossimo terzo trimestre dell’anno fiscale in
corso.

Naviga invece in cattive acque Gateway, per la
quale si prospettano nuovi licenziamenti che potrebbero riguardare il 25% dei
19mila dipendenti impiegati dalla società statunitense.

In aria di
riduzione dei costi è anche Apple Computer, che non ha
intenzione di sbottonarsi se non dopo il 17 di questo mese, quando saranno resi
noti gli ultimi risultati finanziari.

Si sbottona invece
Compaq che proprio in questi giorni ha
annunciato che le previsioni di vendita, riferite al quarto trimestre terminato
il 30 settembre scorso, sono inferiori di oltre 1 miliardo di dollari rispetto
alle ultime proiezioni.

E all’appello non poteva certo mancare
Hp che, in seguito al recentissimo merger con l’appena citata
azienda guidata da Michael Capellas, ha reso noto che potrebbe rendersi
necessario il licenziamento di oltre 15mila dipendenti.


 

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