Segnali negativi dal mercato dei semiconduttori

Reazioni a catena: l’effetto della crisi sui produttori di componenti e materie prime.

C’è un segnale d’allarme piuttosto preoccupante che viene dal mercato dell’industria elettronica.
Un segnale che rappresenta l’esempio perfetto di quell’effetto a catena che in tempi di crisi serve a tenere il polso dei mercati.

La questione, così come riportata questa mattina da Cnet.com, è piuttosto semplice. In questi giorni i produttori dei componenti base per la produzione di chip hanno dichiarato un improvviso preoccupante calo nella domanda, tanto da costringerli a ridurre i volumi di produzione e addirittura a valutare tagli anche consistenti alla loro forza lavoro.

I produttori in questione si chiamano Applied Materials, oppure Asml, tanto per citarne un paio. Decisamente più noti al grande pubblico sono i loro clienti, che si chiamano Intel, Samsung, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, Toshiba.
A loro volta, le Intel, le Samsung, le Toshiba del caso forniscono processori ad alter aziende, I cui nomi sono, tanto per fare qualche esempio, Sony, Nokia, Hp.

In estrema sintesi, a monte si chiudono i rubinetti perchè a valle c’è minor richiesta. E la minor richiesta a valle non può che essere determinata da prospettive decisamente negative rispetto alla domanda degli utenti finali (l’ultimo anello della catena) nei prossimi mesi.

In realtà, sottolineano ad esempio in Asml, la questione è ancora più complessa, perché il calo della domanda non può essere ascritto in toto al consumatore finale, ma anche alle nuove condizioni nelle quali versano le imprese: minore accesso al capitale significa anche minori investimenti e minori acquisti.
Segnale, quest’ultimo, se vogliamo ancor più inquietante perché esemplificativo di una crisi strutturale.

I numeri comunque parlano chiaro. Il volume d’affari complessivo sembra sceso ai livelli del 2003 e Semiconductor Equipment and Materials International parla addirittura di un calo del 50% rispetto al 2007, mentre i player giapponesi parlano di un calo del 71% rispetto al mese precedente.

Del resto, proprio in questi giorni iSuppli ha rilasciato le sue previsioni per ilmercato dei semiconduttori nel 2009: -9,4% a 241.5 miliardi di dollari.

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