Sdram: chip agli sgoccioli

L’estate appena iniziata si preannuncia lunga e "assetata" per la penuria di componentistica in diversi segmenti dell’industria digitale. I costruttori cercano quando possono di scovare nuovi fornitori di chip, ma a volte sono costretti a rim …

L’estate appena iniziata si preannuncia lunga e "assetata" per la
penuria di componentistica in diversi segmenti dell’industria
digitale. I costruttori cercano quando possono di scovare nuovi
fornitori di chip, ma a volte sono costretti a rimandare il lancio di
nuovi prodotti. La penuria più grave riguarda i mercati delle memorie
per computer e degli schermi Lcd. Basta analizzare l’andamento dei
prezzi dei chip di memoria in questi ultime settimane per rendersi
conto della serietà della situazione. Oggi il prezzo "spot" di un
componente di memoria dinamica sincrona (Sdram) da 64 Mbit è di circa
8 dollari e 50, contro i 4,50 dello scorso febbraio. I dati sono
quelli forniti dall’American Ic Exchange, una borsa on line di
memorie e altri componenti in volume. Di fatto i prezzi sono ancora
ben lontani dai massimi di 20 dollari a chip registrati lo scorso
anno, ma la tendenza è nettamente al rialzo. La cattiva notizia per
gli utenti finali è che questo rialzo va ad aggiungersi al rincaro
generalizzato di sistemi e dispositivi, una situazione che potrebbe
risolversi solo tra dodici mesi. Visto che gli impianti di produzione
stanno già lavorando a pieno regime, l’unico modo per immettere sul
mercato un maggior numero di chip è costruire nuove fabbriche, cosa
che richiede parecchio tempo. I responsabili dell’industria dei
semiconduttori temono inoltre che la nuova capacità produttiva non
basterebbe per stare al passo con una domanda in rapido aumento.
Keichi Shimakura, vicepresident di Nec, spiega che il limite riguarda
la "complessiva capacità a livello dei wafer. Stiamo investendo in
nuove tecnologie e nuovi impianti, ma non è detto che basti per
colmare il divario". Alla radice del problema ci sono fattori come il
moltiplicarsi dei dispositivi basati su chip di memoria (telefonini,
apparati audio, Pda, televisori digitali…) e l’incrementare dello
spazio richiesto. Tra i più preoccupati sono ovviamente i costruttori
di personal computer e server.

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