Sas Italia guida la practice per il settore Tlc mondiale

Visual Analytics in una mano, expertice e technology partner nell’altra, la country guidata da Marco Icardi (nella foto) punta a tradurre in profittevoli gli investimenti della corporate nell’ambito in cui è attesa una delle crescite più significative.

È una Sas pronta a “estrarre un filo conduttore” dai dati strutturati e destrutturati quella che, all’edizione 2013 del Sas Forum Italia, davanti a oltre 1.350 partecipanti, ha sottolineato l’importanza di «raccontare, nell’era dei big data, la storia di ogni singola azienda cliente».
Affidata a Marco Paolini, drammaturgo, regista, attore e produttore italiano, l’introduzione alle analytics, «perché per raccontare una storia bisogna partire dai fatti», il percorso tracciato da Marco Icardi (nella foto), in qualità di amministratore delegato di una filiale presente in Italia da 25 anni, con all’attivo 340 dipendenti, passa da 7 considerazioni che hanno una genesi ancora più “datata”, se è vero che «di analisi dei dati, di grandi volumi di informazioni e di modelli statistici Sas se ne occupa da quando è nata, vale a dire 36 anni fa».

Da qui l’idea di sottolineare una coerenza di business realizzata nel tempo «non tanto per acquisizioni quanto per competenze maturate sviluppando tecnologie nativamente integrate all’interno della nostra piattaforma d’offerta», dalla quale Sas mutua oggi oltre 3 miliardi di dollari di fatturato.
Un risultato che è anche frutto di una visione, «quella sulle Business analytics che – ricorda Icardi –, in termini di investimenti aziendali, Gartner valuta in crescita, anno su anno, del 9%, per un valore che dai 70 miliardi attuali, arriverà a toccare nel 2020 i 136 miliardi di dollari».

Ma non è tutto se è vero che, come pronosticato dalla società di analisi statunitense, «all’interno di quest’area, il Data discovery, ossia l’analisi dei grandi volumi di dati in-memory, crescerà anno su anno di addirittura il 30%».

Ecco che allora, sul mercato del lavoro, servono sempre più data scientist in grado di supportare quelle aziende interessate a rientrare nel novero delle realtà “data-driven” che, secondo McKinsey, «ottengono performance migliori del 6% rispetto alle aziende che non basano le proprie decisioni sui dati».

Ed è così che, nell’anno in cui si celebra la statistica, accanto alle promotrici Istat, Banca d’Italia e all’Associazione internazionale di economia e statistica, Sas Italia intende sponsorizzare le iniziative a contorno di modelli matematici e statistici applicati all’analisi economica e sociale «utili a realizzare modelli di benessere, o anche solo di confronto, diversi dal solo Pil».

Convinto che il solo fine della ricerca sia la scoperta, per Icardi l’accento va posto su strumenti predittivi, «piuttosto che sull’analisi del passato» utili a gestire, per esempio, solo in Italia, per una società di telecomunicazioni, «qualcosa come 200 campagne al secondo personalizzate sul singolo profilo cliente» ma ampiamente applicabili anche a realtà della Pubblica amministrazione e, nello specifico, della sanità, in cui la corretta analisi di grandi volumi di dati destrutturati permettono di fornire servizi mirati ai singoli cittadini-pazienti o, ancora, in ambito finanziario, dove «l’analisi delle frodi si conferma per Sas Italia un grande elemento potenziale di crescita».

A ricordarlo è una filiale che «per prima, già 10 anni fa – sottolinea chi ne è alla guida –, si è spesa nella realizzazione di strumenti di profilazione cliente, in seguito tradotti in progetti di risk management per Basilea2» e che, allineandosi a una vision condivisa a livello mondiale, ha scelto di concentrarsi nei prossimi anni nel settore delle Tlc, «dove sono attese le trasformazioni più forti in termini di necessità di analisi dei grandi volumi di dati e di capacità analitiche intelligenti su volumi giganteschi».

Ma serve semplicità d’uso e interconnessione al mondo dei dati che Icardi ricorda «ci troveremo a gestire», ma anche agilità per operare con efficacia a un mondo sempre più “diffuso” e che non contempla più solo multinazionali e aziende global ma sempre più Pmi.
Anche per loro l’offerta si chiama Visual Analytics, per la quale Sas Italia ha deciso di proporre un mese di prova gratuita comprensiva di licenza software, hardware, installazione e Sas eVAngelist per il traning on the job e l’affiancamento nello sviluppo della reportistica.

Da qui a traguardare i concetti di agilità, socialità e azione che Icardi ha in mente il passo non è né breve, né tanto meno semplice ma la direzione intrapresa è questa e parla, sempre di più, la lingua «di piattaforme d’offerta adeguate a modelli di fruizione as a Service, di partner dedicati in grado di offrire disponibilità di risorse e competenza sulle nostre soluzioni anche in ambiti vertical, quali retail e farmaceutico, attraverso azioni strutturate e con progetti volti a innovare».

Vanno in questo senso i 6 programmi Sas Academy attivi presso altrettanti atenei italiani per formare nuove competenze. Va in questo senso la volontà di recepire i desiderata del mercato che lo specialista della Business analytics sta indagando, in ottica social, anche da Twitter e LinkeIn.

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