Sanità: nessuna efficienza se la tecnologia complica i processi

L’obiettivo di ridurre i costi grazie all’innovazione e allo sviluppo di strumenti che migliorino le performance del sistema sanitario non passa solo da investimenti in nuove tecnologie ma da sistemi nuovi interconnessi a quelli già esistenti.

Aumentare la produttività e rendere possibile il telelavoro.
Ci crede oltre l’80% dei 1.075 alti dirigenti, direttori e dipendenti di organizzazioni del settore sanitario interpellati nello studio indipendente condotto in Europa da Coleman Parkes Research e commissionato da Ricoh Europe per indagare in che modo i processi documentali vengono gestiti anche nel settore sanitario.

Succede così che, a emergere come prima evidenza dalla nuova prospettiva che il Ricoh Document Governance Index 2012 si propone di dare, è che solo ottimizzando la condivisione delle informazioni quest’ambito potrà raggiungere l’obiettivo di miglioramento dell’efficienza stabilito dal Social Investment Package for Growth and Cohesion, presentato dalla Commissione europea lo scorso 20 febbraio.
Già, perché nonostante gli investimenti effettuati, solo il 41% degli intervistati dichiara che la propria azienda è riuscita a superare la sfida della condivisione delle informazioni e il 62% afferma che questo aspetto è addirittura peggiorato rispetto ai dati del Ricoh Document Governance Index 2009.
Il tutto a discapito della gestione dei fascicoli sui pazienti e delle informazioni relative ai farmaci, oltre che delle attività dei reparti inerenti processi finanziari, risorse umane e acquisti.

Se la tecnologia invece di semplificare complica
Ancora una volta, davanti alla constatazione che per il 95% degli intervistati nel settore i crescenti volumi di informazioni e la molteplicità delle fonti da cui queste informazioni provengono stanno impattando sul loro modo di lavorare e che per il 51% dei manager della sanità gli strumenti per la collaborazione hanno complicato i processi di business, una sola è la considerazione da fare.
Ossia che l’obiettivo di ridurre i costi grazie all’innovazione e allo sviluppo di strumenti che migliorino le performance del sistema sanitario non passa esclusivamente da investimenti in nuove tecnologie ma da sistemi nuovi interconnessi a quelli già esistenti.

Senza formazione non si va da nessuna parte
Solo così si porterà efficienza presso quelle strutture in cui ben il 78% dei rispondenti ha fatto sapere che la propria azienda investe in nuove tecnologie prima di realizzare a pieno il potenziale dei sistemi già implementati, mentre il 32% dei dipendenti di questo settore afferma di non ricevere la formazione adeguata quando una tecnologia viene introdotta.

Basti pensare, infatti, che ben il 38% degli interpellati si è detto convinto che che l’introduzione di nuovi sistemi, come ad esempio i tablet e altri dispositivi per utilizzo personale, starebbe addirittura complicando la gestione delle informazioni.

Senza efficienza nessun vantaggio all’orizzonte
Eppure i benefici dell’implementare un sistema elettronico per la gestione dei fascicoli dei pazienti sono sotto gli occhi di tutti sia in termini di riduzione dei volumi di carta, sia di miglioramento dell’accesso alle informazioni da differenti dispositivi, nonché aumento della sicurezza dei dati.

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