Samsung vende sottocosto e rischia l’accusa di dumping

Hitachi, Mitsubishi Electric, Nec e Toshiba hanno sollecitato il governo giapponese affinché prenda provvedimenti nei confornti dell’azienda coreana che, assieme a Hynix Semiconductor, sembra essere la causa delle forti perdite dei concorrenti

Tempi duri per chi agisce nel settore delle memorie. In diversi casi i prezzi
di vendita sono ormai inferiori ai costi di produzione. Ne sa qualcosa Samsung,
che sta piazzando sottocosto sul mercato il 40% della propria produzione. E
altrettanto sta facendo un altro dei colossi del settore delle Ram, Hynix
Semiconductor.


Questo atteggiamento ha però seriamente irritato Hitachi, Mitsubishi
Electric, Nec e Toshiba che si sono coalizzate e hanno fatto un esposto al
governo giapponese evidenziando il comportamento scorretto dei due rivali
coreani, volto evidentemente a cercare di estromettere dal mercato quanti più
concorrenti possibile. Ricordiamo che il prezzo dei chip delle Dram da 128 Mbit
è sceso al di sotto di 1 dollaro, diminuendo di circa il 90% in un anno.


Il Ministero delle finanze giapponese ha risposto dicendo che se le quattro
aziende fossero in grado di presentare un sufficiente numero di prove atte a
confermare le proprie affermazioni potrebbe cercare di spingere i competenti
organi governativi a investigare sull’eventuale colpevolezza delle due società
coreane. E soprattutto potrebbe attribuire a Samsung e Hynix Semiconductor la
colpa delle ingenti perdite da subite da Hitachi, Mitsubishi Electric, Nec e
Toshiba, trovando così un valido motivo per imporre pesanti tariffe anti-dumping
alle due aziende incriminate. Va però rimarcato che Samsung e Hynix
Semiconductor esportano in Giappone solo il 10-20% dei propri prodotti Ic.


Comunque, Samsung sembra non valutare più di tanto le minacce delle aziende
giapponesi, in quanto ha espresso l’intenzione di trasferire il proprio centro
di interesse dalle Dram per pc alle memorie per dispositivi di altro tipo, come
telefoni cellulari o network server. I responsabili dell’azienda hanno infatti
reso noto che per il 2005 la Sram e i chip di memoria flash copriranno circa il
50% del fatturato della società mentre la porzione pertinenza della Dram si
assesterà sul 25%.


Sempre per il 2005, gli obiettivi di vendita di Samsung in ambito memoria
ammontano a 20 miliardi di dollari, il che equivarrebbe al 30% di share del
mercato, che poi è quasi il doppio di quanto posseduto attualmente
(17%).

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