Samsung: prove tecniche di Digital signage a Milano

Nel cuore del capoluogo lombardo, la filiale italiana del vendor coreano ha messo a frutto le proprie conoscenze per realizzare un’installazione videowall che, grazie a 150 monitor 460Ut-2, corre per 17 vetrine del nuovo flagship store Brian …

Sono 150 i monitor 460Ut-2 posizionati da Samsung nell’edificio che, in prossimità di Piazza San Babila, nel cuore di Milano, ospita il nuovo flagship store Brian&Barry. Una comunicazione dinamica su grande schermo mai realizzata prima, in dimensioni così rilevanti, dal produttore coreano che guarda al Digital signage con crescente interesse. A dirlo sono le 17 vetrine che corrono lungo l’intero edificio a cui si somma un ulteriore viedowall posizionato all’ingresso per una molteplicità di contenuti proposti in modalità continua.

Ma la partnership fra stile e innovazione non si limita alla sola, per quanto imponente, implementazione video. A dirlo è lo “shop in shop” realizzato all’interno dello store ridisegnato dall’architetto Eliana Citterio, per proporre il meglio della tecnologia Samsung che, nella cornice fashion del brand creato dai fratelli Zaccardi, ha selezionato il suo hi-tech di punta accendendo i riflettori sul notebook Serie 9, sul nuovo netbook Ns310, sul Tv monitor Led 3D Serie 950 e sugli oggetti culto del momento: lo smartphone Galaxy SII e il Galaxy Tab7.

E se quello del corner resta una nuova modalità di experience marketing, la speranza espressa da Mario Levratto (nella foto), marketing manager divisione It Samsung Electronics Italia, è che «i progetti di Digital signage di questa portata possano presto venir replicati, così da affermare uno strumento che trova nel retail l’ambito di elezione per eccellenza, senza dimenticare esempi virtuosi già attuati all’interno della Pubblica amministrazione e volti a informare in maniera innovativa i cittadini, come i consumatori».

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