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I saldatori italiani si orientano all’additive manufacturing

Fra saldatori e stampa 3D inizia a esserci un legame. EOS e l’Istituto Italiano della Saldatura, organizzazione nata per promuovere lo sviluppo delle tecnologie nel mondo della saldatura, infatti, hanno annunciato durante l’evento “GNS9” (Giornate Nazionali di Saldatura) un accordo che vedrà l’Istituto dotarsi di un sistema EOS M 290.

Nell’ambito della collaborazione l’Istituto Italiano della Saldatura ha creato un laboratorio congiunto con la Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova con i dipartimenti di Ingegneria Meccanica, Energetica, Gestionale e dei Trasporti (Dime) e di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (Dicca), finalizzato a sviluppare in Liguria un centro dedicato alla stampa 3D con materiali metallici e formare al riguardo i saldatori.

L’Istituto Italiano della Saldatura, fondato nel 1948 a Genova, è una struttura multidisciplinare e versatile, costituita da divisioni operative in grado di offrire servizi globali in molti comparti industriali: oil & gas, infrastrutture civili e industriali, energetico, trasporti, chimico, elettromeccanico e manifatturiero, in Italia e all’estero.

L’Iis è membro fondatore delle organizzazioni internazionali per il mondo della saldatura European Welding Federation (EWF) e International Institute of Welding (IIW), in cui convergono, rispettivamente, 32 Istituti nazionali dedicati ai saldatori a livello europeo e 59 Istituti i vari paesi.

Il sistema EOS M290 a disposizione dei saldatori è una macchina di medie dimensioni per applicazioni di fusione diretta di polveri di metallo, caratterizzata da laser in fibra da 400 W e ottiche di precisione.

Il sistema offre una grande duttilità grazie agli accessori per il cambio rapido della polvere di metallo, mentre i parametri di processo consentono una migliore ottimizzazione per assicurare le massime prestazioni della tecnologia, anche per utilizzi specifici.

L’ampia gamma di sensori per il monitoraggio dei parametri di processo ed elaborazione di rapporti di qualità e l’architettura software per gestire dati anche di grandi dimensioni consentono importanti ottimizzazioni dei processi produttivi.

 

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