Il Safer Internet Day è un appuntamento annuale organizzato a livello internazionale. L’intento è quello di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie.

In occasione del Safer Internet Day 2019, Microsoft ha diffuso i risultati dell’edizione di quest’anno del Digital Civility Index. Questa ricerca analizza attitudini e percezioni di adolescenti (13-17) e adulti (18-74) rispetto all’educazione civica digitale e alla sicurezza online. La ricerca viene condotta in 22 Paesi, Italia inclusa.

Microsoft, tuttavia, non si limita a esporre i risultati della ricerca. L’azienda offre anche agli utenti alcuni consigli utili per un buon utilizzo di Internet. Ma partiamo dalla ricerca Digital Civility Index 2019, con i risultati diffusi in occasione del Safer Internet Day.

Digital Civility Index 2019, i risultati

Secondo lo studio, l’Italia si posiziona al 9° posto nella classifica, su un totale di 22 Paesi, per l’esposizione ai rischi online.

Il 64,5% degli intervistati dichiara di essere stato vittima diretta, o di conoscere almeno un amico o familiare che ha vissuto questo tipo di esperienza, di almeno uno dei tre principali rischi online: contatti indesiderati, fake news e bullismo.

In Italia, la tipologia di contatto indesiderato più comune è che una persona insiste nel voler socializzare con il suo interlocutore contro la sua volontà. Ciò è riscontrato dal 48% degli italiani intervistati, contro il 36% a livello globale.

Il fenomeno delle fake news in Italia ricorre con più probabilità rispetto al resto dell’Europa. Il 62% degli italiani si imbatte infatti nelle notizie false contro il 57% a livello globale.

Anche il bullismo è uno dei tre rischi più diffusi nel nostro Paese. Il 52% degli intervistati (contro il 51% nel mondo) dichiara di aver ricevuto offese online. In particolare, di essere stato definito con nomi denigratori.

Dal rischio virtuale a quello reale, sottolinea Microsoft, il passo è breve. Il 53% ha incontrato di persona l’autore della minaccia. Nel 26% dei casi, le minacce sono perpetrate da familiari e amici (+8% rispetto allo scorso anno).

Rischi online e reazioni

Lo studio mette poi in luce anche le reazioni delle vittime dei rischi online. Diminuisce la fiducia da parte delle vittime nelle persone sia online (48%) sia offline (34%). Il 28% delle vittime riduce le attività su social media, blog e forum.

Al contempo, cala rispetto allo scorso anno la volontà di compiere azioni positive dopo essere stati esposti ai rischi online. Diminuisce infatti del 2% l’inclinazione a trattare gli altri con rispetto e dignità. Inoltre, diminuisce del 5% la propensione a utilizzare impostazioni di privacy più rigide sui social media.

I millennial e le adolescenti sono le categorie demografiche che soffrono di più a causa dei rischi online. Ciò, anche rispetto ai loro pari nel mondo. Il 69% dei nati tra gli anni 80 e 90 e il 69% delle teenager dichiara infatti di provare molto disagio per questo tipo di esperienza.

Dal Digital Civility Index emerge inoltre che il 44% dei teenager si rivolge ai propri genitori per chiedere aiuto (+2% rispetto alla media globale). A dimostrazione, secondo Microsoft, dell’efficacia delle campagne di sensibilizzazione da parte delle istituzioni e aziende sul tema.

Cosa fare: i consigli di Microsoft

Per aiutare i più giovani ad assumere comportamenti responsabili online, nonché educarli a un uso consapevole e sicuro degli strumenti digitali, Microsoft ha realizzato un chatterbox. È scaricabile a questo link e offre alcuni suggerimenti utili su come evitare i pericoli in Rete.

Inoltre, Microsoft offre anche una sintesi dei consigli utili per un buon utilizzo di Internet, che riportiamo di seguito.

Utilizza password complesse e diverse per ogni account

Troppo spesso scegliamo password molto semplici che da un lato sono facili da ricordare ma che dall’altro possono essere individuate rapidamente dai cybercriminali. Soprattutto se utilizziamo la stessa password per tutti gli account che ne richiedono una.

È necessario quindi assicurarsi che ogni password abbia il giusto livello di complessità. Utilizzare almeno 10 caratteri che siano un buon mix tra lettere, maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali. Esistono inoltre degli strumenti che aiutano nella gestione sicura delle diverse password.

Non accettare inviti o richieste di contatto da sconosciuti

Non tutte le persone che si incontrano online sono quelli che affermano di essere. È normale che i criminali informatici creino falsi profili sui social media per favorire le relazioni con utenti incauti. E per agire indisturbati allo scopo di avere accesso a dati sensibili.

Se si viene contattati da un estraneo online, che insiste affiché si condividano informazioni personali o che chiede denaro, questo dovrebbe scatenare campanelli d’allarme. Se possibile, è sempre meglio fare delle ricerche sulla persona per vedere se l’account è autentico. Se non si è ancora sicuri dell’identità della persona, ma si vuole comunque accettare la sua richiesta di amicizia, è meglio limitare le informazioni che la persona può visualizzare sul profilo. Ciò, utilizzando le impostazioni della privacy che si trovano sulle diverse piattaforme.

Online valgono le stesse regole del mondo reale: non condividere informazioni riservate con degli estranei.

Le azioni che compi online possono avere conseguenze anche offline

Bisogna pensare a Internet come alla piazza di una città. È uno spazio pubblico, dove chiunque può vedere o condividere qualsiasi cosa si pubblichi, indipendentemente dal fatto che sia pensato per queste persone o meno. Occorre quindi riflettere sempre sulle informazioni che si condividono online.

Proteggi i tuoi dati sensibili e le informazioni personali

Con poche eccezioni, sfortunatamente non esiste una modalità per cancellare in modo permanente  i contenuti pubblicati online. Qualsiasi immagine, commento o foto che si pubblicano online è come se rimanesse lì per sempre. Anche se si rimuove il post originale, non si può essere sicuri  che altri non abbiano fatto copie o condiviso quel contenuto su altre reti. Quindi è bene non rendere pubbliche quelle informazioni che si vuole che rimangano private.

Fai attenzione sempre a dove clicchi

Una tattica cybercriminale ormai collaudata consiste nell’indurre gli utenti a scaricare malware che consente di rubare informazioni. Da un gioco popolare a un’e-mail che offre supporto tecnico, il malware può essere mascherato in una varietà di modi diversi.

È quindi sempre meglio evitare di scaricare app che sembrano strane o che provengono da un sito sconosciuto. Ed evitare di cliccare sui link all’interno di mail contenenti per esempio molti errori di ortografia e provenienti da un indirizzo mail strano. Se non si è completamente sicuri, è consigliabile mettersi in contatto con il brand attraverso i canali ufficiali. È sempre meglio fare un controllo in più piuttosto che rischiare di compromettere la sicurezza.

Aggiorna sempre il tuo antivirus e le impostazioni di privacy

Se non aggiorni le tue difese, sei più vulnerabile ai crimini informatici. È importante aggiornare il proprio sistema operativo e verificare le impostazioni sulla privacy delle proprie applicazioni e del browser che si utilizza.

Usa sempre una connessione sicura

Quando si utilizza una connessione Internet pubblica, ad esempio la rete WiFi in un centro commerciale, non si ha alcun controllo diretto sulla sua sicurezza. In questi casi è quindi opportuno non condividere informazioni riservate. È più sicuro aspettare finché non si è a casa o si è certi di essere connessi a una rete sicura.

Chiedi consiglio alle persone fidate

Non bisogna avere fretta di cliccare su un link o di pubblicare un post. Non c’è niente di più importante  della nostra sicurezza online.

Dover fare attenzione alle minacce online può essere stressante, ma ci sono molte risorse che possono essere di aiuto. Ogni volta che un utente si trova in ​​una situazione sospetta è bene rivolgersi sempre a una persona fidata, un amico, un genitore, un insegnante o anche un esperto in tecnologia.

Per quanto riguarda Microsoft, a questo link è raggiungibile la Guida di Sicurezza di Windows sul sito di supporto.

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