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Rugged device: per Getac il futuro è tablet

Antonio Carotenuto, country manager  di Getac, società del gruppo Mitac Synex che ha aperto la propria sede in Italia da 5 anni, è stato netto: «cresciamo ogni anno. Abbiamo raggiunto clienti nei settori della difesa, logistica, transportation, workforce. Abbiamo creato un nuovo prodotto apposta per l’healthcare. E siamo il secondo produttore al mondo di dispositivi portatili rugged», con una quota del 15%.

Dicendo “rugged” Carotenuto parla di quei notebook, tablet, convertibili, handheld concepiti e protetti in modo da poter resistere a urti, acqua, polvere, e qualsiasi tipo di inconveniente che metterebbe fuori gioco un loro analogo.

Dove si usano i rugged – Li si usa nel settore della Difesa, per operazioni sul campo. Nell’industria, per produzione, management e manutenzione.
Nella Pubblica sicurezza e nell’Oil & Gas, «settore fondamentale per noi – ha detto Carotenuto – per via di dispositivi che si possono utilizzare in ambienti esplosivi. Ora abbiamo dispositivi utilizzabili in zona 2, come le pompe di benzina, grazie alla Certificazione Atex zona 2/22». E in molti altri settori, in cui stanno prendendo il sopravvento i tablet rugged, come automotive, field services, trasporto e logistica e retail food («dove abbiamo installato in una nota catena del nord Italia i nostri tablet sui muletti dei magazzini»).

Le mani sopra – Ma non tutti i dispositivi rugged sono uguali. Intanto bisogna capire se sono completamente protetti (full rugged) o se hanno aree scoperte (semi rugged). E per Carotenuto bisogna anche valutare come sono costruiti. «Noi costruiamo tutto dei nostri rugged, tranne gli hard disk, a Shanghai in Cina. Abbiamo il pieno controllo sia del prodotto, sia della ricerca e sviluppo». Di base, un semi rugged costa la meà di un rugged. Ma fornisce anche una copertura parziale. Forse è anche per questo che Getac ne propone uno solo, il notebook S400.

Genoma militare – Nati anni fa per soddisfare le esigenze di sicurezza, resistenza e continuità operativa tipiche del settore militare, e da cui ereditano connotazioni e certificazioni, oggi cercano di applicare la filosofia thin and light. Sono macchine che comunque hanno ancora caratteristiche militari.
Resistono a meno 21 gradi e fino a 60 gradi, con tassi di umidità correlati. Se fully rugged (cioè inpoermeabili) in immersione ci stanno un ora ecadono da sei piedi senza farsi nulla. Questo è provato sulla base di test a norme militari (810G, 461F) e Getac ha anche un prodotto apposito che lavora in camo bellico a meno 29 gradi.

A chi conviene il rugged – Il rugged serve perché gli altri device (i notebook e i tablet che normalmente utilizziamo) non sono progettati per lavorare sul campo, in esterno. Se accade loro un danno, è di gran lunga superiore al costo di un dispositivo rugged. Carotenuto spiega che il calcolo del Tco di un rugged, ossia di un device destinato a lavorare sul campo, in esterna o comunque in condizioni proibitive, oltre al costo iniziale deve tenere conto dei danni tangibili, fermo macchina, perdita dati (aspetto questo in parte lenito dalla possibilità di mettere i dati sul cloud). Alla fine, aiutandosi con dati di Vdc, Carotenuto afferma che il principale beneficio è il risparmio, se si considera la vita di un dispositivo in tre anni e mezzo: un rugged costa 2.731 dollari, un computer portatile tradizionale ne costa 3.894.

Modello di vendita – Secondo recenti proiezioni, sempre di Vdc Research presentate da Carotenuto il mercato rugged italiano di notebook e tablet è atteso raggiungere i 20 milioni di euro nel 2018 (ora ne vale più di 16). Getac lo serve con una ventina di realtà fra partner qualificati e system integrator (uno per tutti, Finmeccanica, specie per il mercato difesa). La società gestisce il post vendita basandosi su un centro di assistenza posto vicino la propria sede di Arcore (Monza Brianza) e pattuendo dei contratti di pick and collect con riconsegna dei dispositivi entro 5 giorni. «Ma il nostro centro si lamenta, perché lavora poco», ha affermato con malcelato orgoglio Carotenuto.

Nicchia sana – «Il nostro rimane un mercato di nicchia – dice Carotenuto – che ci interessa ampliare intensificando i rapporti con i system integrator». E anche rilasciando nuovi prodotti che hanno nei loro geni il percorso della verticalità, forse una chiave per capire lo sviluppo di questo interessante mercato. Come l’ultimo nato in casa Getac, il tablet RX10. In realtà si tratta di un “parto gemellare”: il dispositivo, un 10,1 pollici con maniglia, in versione normale è per operazioni workforce, in versione RX10 H è per il mercato healthcare. Si tratta di un dispositivo concepito per garantire tutte le certificazioni richieste in ambito sanitario, che richiedeva un dispositivo di questo tipo, per dimensioni e caratteristiche, come il colore (bianco e azzurro, adatto) o la scheda wi-fi diversa.

La storia è notebook – La gamma d’offerta di Getac comprende il modello X500, un notebook completamente rugged da 15,6 pollici, con processore Intel e Windows, che diventa anche un server con il sistema operativo adeguato. La macchina storica di Getac si chiama B300, notebook da 13,3 pollici, che apre la strada all’unico semi rugged, l’S400, laptop da 14 pollici, che ha lo stesso grado di robustezza, ma non è impermeabile. Volutamente: serve per fare attività di manutenzione, non a rischio, praticamente mai in esterno.

Il domani è tablet – Il tablet rugged «sta diventando il prodotto per eccellenza. Ormai è il mercato principale», dice Carotenuto. È per questo che Getac ha una gamma completa per dimensioni di display. Il modello Z710 è un 7 pollici Android, particolarmente indicato ambienti oil and gas, con lettore barcode integrato. Il T800, è un tablet da 8,1″ e l’F110 è un 11,6 pollici, con Windows e tecnologia proprietaria Lumibond. Già si è detto dei nuovi RX10, tablet fully rugged da 10,1 pollici con maniglia, completamente integrato, utilizzabile anche con guanti, di lattice o da lavoro, e da digitizer per l’acquisizione della firma digitale a valore legale.

Completano la gamma d’offerta il V110 un dispositivo convertibile da 11,6″ fully rugged, e il PS336, palmare da 3,5 pollici, un prodotto storico, usato dai geometri sulla strada con le paline per rilevare le distanze.

 

 

 

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