Riverbed: l’ottimizzazione Wan ha a che fare con il cloud

La società entra nel mercato cloud con un set di soluzioni per sistemi e storage “sulla nuvola”, che dovranno superare il limite delle applicazioni progettate per le Lan.

Annuncio mondiale per Riverbed Technology, che entra nel mondo del cloud computing.
Si tratta di nuove soluzioni per le applicazioni e lo storage in ambienti cloud pubblici, che permettono alle aziende di ogni dimensione di realizzare cloud private.

«I nuovi prodotti – dice Albert Zammar, regional sales manager della società per Italia, Grecia e Malta – uniti alle soluzioni per la Wan optimization e la visibilità, consentiranno elevate performance It alle aziende con connettività in tutto il mondo, senza che vi sia la necessità di modificare le infrastrutture già esistenti».

La società entra dunque in un mercato, quello del cloud, valutato 40-50 miliardi di dollari per i prossimi quattro anni.
E ci entra con le sue specificità, la Wan optimization, appunto.

Qui Zammar vede anche dei rischi perché la maggior parte delle applicazioni è stata scritta per girare sulle Lan e non sulle Wan, senza contare poi i rischi per la sicurezza e i colli di bottiglia nelle connessioni.

Come fare allora? «Riverbed si è posta nell’ottica di ottimizzare il cloud computing riducendo la quantità abnorme di dati che ingolfano l’infrastruttura di comunicazione e trasmetterli in cifrato».
Questo ha comportato la reingenerizzazione dell’offerta, da cui sono nate due nuove soluzioni specifiche per il cloud, Riverbed Cloud Steelhead e Riverbed Whitewater.

Esse sono ispirate a una visione semplice: per rafforzare le attività degli utenti presenti in filiali e uffici remoti, i dipartimenti It ricorrono in genere all’installazione di costose risorse informatiche. In questo senso, il consolidamento delle risorse It in cloud private aiuta, ma la distanza che spesso separa i dati dagli utenti può rallentare le prestazioni.
«Per questo le aziende installano soluzioni di Wan optimization e di visibilità delle applicazioni».

Riverbed Cloud Steelhead, indirizzata ai fornitori di servizi cloud, accelera la migrazione dei dati verso le cloud pubbliche, e punta a incrementare le performance delle applicazioni presenti nelle cloud. Cloud Steelhead si integra con Amazon EC2 e Virtual Private Cloud. Non è tutto.
«Per garantire un’integrazione cloud trasparente – spiega Zammar – c’è una funzione Steelhead Discovery Agent, che offre una nuova forma di auto-negoziazione cloud, in modo da garantire che la Wan optimization possa essere utilizzata in ambienti automatizzati e virtualizzati».

In pratica, si tratta su un modello basato su abbonamento che consente un’ottimizzazione della Wan nella cloud.
C’è poi il Riverbed Cloud Portal, per una gestione semplice, basata su portale; e, ancora, un metodo per clonare le configurazioni in modo da utilizzare le impostazioni già esistenti delle Cloud Steelhead e portarle verso la nuova soluzione online in maniera più rapida.

White Water è invece un’appliance di accelerazione in grado di selezionare backup e cariche di lavoro di archiviazione, e ottimizzare la replica in ambito del cloud storage, fornendo un modo facile di passare dai dati offsite ad ambienti di cloud storage gestiti da Emc Atmos, AT&T Synaptic Storage as a Service, e Amazon S3. La soluzione si prefigge di superare la criticità rappresentata dal restore dei dati su Wan.

I vantaggi per l’utente? Il cliente non deve cambiare nulla visto che invia il contenuto cifrato sfruttando una chiave interna, deduplicando e cifrando il contenuto.

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