Rim: quando è l’individuo che porta l’innovazione alle imprese

A colloquio con Alberto Acito, nuovo managing director della società in Italia. Dalla visione della nuova mobilità, al coinvolgimento dei partner.

È un momento di grande trasformazione per Research In Motion. E non è solo perché la società opera in uno dei segmenti caratterizzati da maggiore dinamicità, né è solo una questione di prodotti, anche se la società ha abbracciato sempre più convinta la filosofia della differenziazione con terminali per tutte le necessità e una prossima quanto mai attesa incursione anche nell’agone dei tablet.

La trasformazione sta proprio nell’approccio diverso al mercato e alla nuova consapevolezza con la quale la società interloquisce sui singoli mercati.
In Italia, Rim ha da poco nominato per la prima volta un managing director, nella persona di Alberto Acito con la responsabilità sulle vendite, sul marketing e sul business development per il mercato italiano. Esperienze in Palm e in Acer, società nella quale ha contribuito al varo della nuova divisione dedicata agli smartphone, Acito entra in Rim giusto in tempo per il lancio del nuovo BlackBerry Torch, prodotto di punta per questo Natale, e, soprattutto, per l’arrivo del PlayBook con il quale Rim intende fare diretta concorrenza all’iPad soprattutto nel mondo delle imprese.

”Ciò che sta cambiando in questo segmento è l’approccio – spiega il manager – . Al centro di tutte le innovazioni c’è l’individuo con le sue esigenze di comunicazione. È il mondo della comunicazione personale, quello che si apre davanti a noi, nel quale gli individui fanno della tecnologia il loro strumento per parlare, per conoscere, per essere informati, per apprendere, per istruirsi, per contribuire a gruppi e community”.

La rivoluzione alla quale Acito fa riferimento è forse prima culturale che tecnologica e coinvolge in modo radicale anche e soprattutto le imprese.
”Se vogliamo – ricorda il manager – stiamo assistendo allo stesso cambiamento che le aziende vissero anni fa, quando si cominciava a parlare di automazione, o quando fece la sua comparsa il Crm. Cambiamenti faticosi da accettare, anche allora”.
Rispetto ad allora, la grande differenza sta nel fatto che oggi sono gli individui che portano la tecnologia in azienda e in qualche misura la impongono. E forse, secondo il manager, quel che oggi è difficile da accettare è proprio l’idea di spostarsi su un’unica piattaforma nella quale i processi sono sì ottimizzati, ma nella coesistono i due mondi, professionale e consumer.

In questo percorso, fondamentale per Acito è il ruolo dei partner, chiamati a proporre al mondo delle imprese soluzioni specifiche.
”Ai nostri partner rendiamo disponibili numerosi strumenti tecnologici,
programmi di canale strutturati in base a diversi livelli di adesione, con investimenti minimi, supporto commerciale. Abbiamo sviluppato un modello di relazione commerciale che coinvolge i nostri canali di vendita, i partner e gli operatori telefonici, con un forte focus verso le piccole e medie imprese. I nostri partner sono in grado di indirizzare le esigenze specifiche dei clienti, per i quali è fondamentale l’accesso ai dati e alle informazioni
in un framework di sicurezza e compatibilità”
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