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Retail omnichannel, serve un inventario olistico

Dopo la pubblicazione del nostro articolo sullo stato dell’arte del retail omnichannel, stanno arrivando in redazione numerosi commenti.

Vi proponiamo qui quello di Andrea Natale, marketing manager di Tyco Integrated Fire & Security.

È ormai un dato di fatto, ci scrtive Natale, che una strategia di comunicazione omnichannel aggiunge la flessibilità dell’esperienza mobile e cross-channel alla capacità di generare fatturato e fidelizzazione propria dell’esperienza di acquisto tradizionale, basata sul rapporto diretto con il cliente nel punto vendita.

Per ottimizzare i loro tentativi di adottare un approccio omnichannel però, i retailer devono disporre di un quadro completo dell’inventario su punti vendita, store online e supply chain.

Un’inventory intelligence integrata è quindi fondamentale per mantenere le promesse fatte ai clienti, oggi più avveduti ed esigenti rispetto al passato.

Per questo motivo i retailer più previdenti stanno rivedendo le proprie strategie di creazione e gestione dell’inventario al fine di stare al passo con i continui cambiamenti delle esigenze del mercato.

In loro aiuto è accorsa la tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) che, garantendo una visibilità in tempo reale sul numero di prodotti disponibili, consente di creare una migliore esperienza per i clienti che acquistano tramite canali differenti.

Una recente ricerca dell’Osservatorio di Innovazione Digitale nel Retail promossa dal Politecnico di Milano, intitolata “Digital Retail in Italia: persone, tecnologie, esperienze”, fornisce il quadro generale sullo stato dell’arte dell’innovazione digitale nel retail del nostro Paese, e offre spunti per analizzare la governance dei progetti e le dinamiche dei processi decisionali.

Dando uno sguardo al report, che ha coinvolto circa 300 grandi gruppi retail presenti in Italia, si evince come il 93% degli intervistati abbia adottato almeno un’innovazione nel back end (nel 2016 le priorità sono state infatti CRM, fatturazione elettronica, ERP, business intelligence analytics e soluzioni per gestire il magazzino) mentre oltre il 40% di essi ha dichiarato, per il 2017, un potenziale interesse di investimento in sistemi per il monitoraggio dei clienti in negozio (attraverso telecamere e sensori), sistemi di tracciamento dei prodotti lungo la supply chain (attraverso RFID) e soluzioni di intelligent transportation system.

Per il futuro l’attenzione è focalizzata su innovazioni volte a rendere il processo di acquisto più personale, ossia più rispondente alle esigenze del singolo cliente, e più esperienziale, ossia indirizzato a stupire.

Oltre Il 55% dei retailer dichiara il potenziale interesse di investimento, per il 2017, in sistemi di indoor positioning, digital signage e vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, tecnologie basate sulla realtà aumentata e stampanti 3D.

Come si evince dalla ricerca, il retail omnichannel è presente e futuro in Italia, ma per garantire una customer experience di livello i retailer devono continuare a innovare, affidandosi a partner tecnologici in grado di supportarli in questo mercato dinamico e ricco di sfide.

 

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