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Retail 2.0 e la ripresa del negozio fisico

I negozi fisici stanno perdendo terreno, e un generale declino dei centri commerciali è previsto per il prossimo decennio in tutta Europa.

Se si chiede al consumatore moderno dove fa acquisti, probabilmente risponderà con nomi di rivenditori online, assieme a forse uno o due centri commerciali.

In questo contesto, i retailer stanno lottando per l’afflusso di clientela nel punto vendita. I consumatori nel frattempo sono sempre più esperti, in genere si preparano al meglio già prima di mettere piede in negozio.

L’indagine sulla vendita al dettaglio Total Retail Survey 2017 di PwC ha scoperto che quasi il 40% dei consumatori inizia la ricerca di prodotti su Amazon, mentre l’indagine continua descrivendo il cellulare come una “minaccia tripla: strumento di ricerca, dispositivo di acquisto e metodo di pagamento“.

Grazie alle recensioni online e alla possibilità di fare una ricerca su Google in maniera immediata, i clienti potenziali sono già allineati sulle specifiche tecniche del prodotto e su quanti altri retailer lo vendono.

Oggi i consumatori sanno esattamente ciò che cercano. Possono anche recarsi in negozio solo per verificare se c’è per caso un’occasione migliore in quel momento. Con questo a mente, possiamo dire che questa tendenza sta accelerando la scomparsa dei negozi fisici?

I segnali sembrano puntare in quella direzione. Se gli store fisici non riescono a massimizzare il potenziale dell’esperienza di acquisto reale, il futuro potrebbe vedere più discount store fisici, che esistono solamente per offrire il prezzo più basso e, peggio ancora, molti altri cartelli di “svendita totale”.

Tuttavia non è da escludere un’inversione di tendenza da parte dei retailer. Alcuni potrebbero essere in grado di innovare e smuovere i consumatori dalla comodità domestica riacquistando così l’afflusso di clientela perso.

Giancarlo Soro, managing director di Lexmark

Ma in che modo i rivenditori possono massimizzare il potenziale dell’esperienza di acquisto reale? Cosa possono fare per creare un’esperienza unica per il consumatore?

Secondo Giancarlo Soro, Managing Director di Lexmark, in primo luogo, devono offrire prodotti e servizi che giustifichino il fatto di recarsi in negozio. Se il cliente sta facendo lo sforzo di andare fin lì, il rivenditore deve essere pronto a offrire un reale valore aggiunto.

L’evidente vantaggio di un negozio fisico è la possibilità di vedere, toccare, confrontare e provare i prodotti, nonché potere avere consigli da un esperto specializzato sui prodotti e questo deve essere messo in evidenza.

Inoltre, i rivenditori devono espandere i servizi esistenti, aggiungendo piani di leasing dei prodotti e rateizzazioni per i consumatori consapevoli che cercano di ridurre al minimo i costi, o la possibilità di personalizzare i prodotti e opzioni “prova e acquista” per ottenere realmente il massimo dall’esperienza in-store.

In secondo luogo, i rivenditori devono essere agili, nuove promozioni devono essere disponibili e visibili al cliente nel giro di pochi minuti e i nuovi prodotti devono essere immediatamente disponibili.

Tutti questi prodotti e servizi dipendono dalla capacità del rivenditore di creare, elaborare e gestire i documenti in movimento. Sia che si tratti di generare documenti di prestito, assumere nuovi dipendenti, generare un catalogo personalizzato per i clienti o anche di creare cartellini con i prezzi, questi compiti sono tutti parte integrante delle operazioni quotidiane di un retailer.

È qui che per Soro le soluzioni smart capture diventano cruciali per le imprese commerciali moderne. Sono state progettate appositamente per semplificare e velocizzare i processi inefficienti basati su carta, consentendo al personale in negozio di interagire con i clienti. Questo migliora l’esperienza di acquisto – meno tempo trascorso nel back office, più tempo dedicato sul punto vendita.

I retailer dei punti vendita fisici possono sfruttare tali strumenti per concentrarsi su servizi innovativi e prodotti su misura che creano un’esperienza unica in negozio per i consumatori più esperti di oggi.

Con prodotti e servizi efficienti e interessanti che possono davvero aggiungere valore per i clienti, il Retail 2.0 può significare la ripresa del negozio fisico.

 

 

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