Redbus cresce nella co-location Internet

La società ha sviluppato il proprio business, mettendo a disposizione alcune sedi nelle principali città europee.

Redbus Interhouse è uno dei fornitori europei di strutture neutrali di co-location Internet con sedi nelle principali città europee (Londra, Parigi, Francoforte, Milano, Amsterdam e Madrid). I dati finanziari dell’azienda, soprattutto in questo periodo, risultano quantomeno interessanti: il giro d’affari dei primi nove mesi ha raggiunto gli 11 milioni di euro pari a una crescita del 291% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; la perdita EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, Amortization) si è ridotta del 41% a 4,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno; saldo di cassa pari a 65 milioni di euro. L’azienda dispone di 7 siti operativi con un spazio commerciale affittato totale pari ad oltre 37.000 metri quadrati.
Un rapido sguardo al contesto di riferimento da una prima spiegazione a questi risultati. Recenti analisi sul mercato di riferimento hanno confermato che l’utilizzo di Internet in Gran Bretagna e in Europa sta ancora crescendo ad un tasso elevato, e si prevede continuerà a aumentare nel corso del nuovo anno dal momento che le applicazioni come lo streaming e 3G genereranno ulteriore traffico. Come risultato di tale aumento, è facile prevedere che le richieste di housing di server Internet continuerà a crescere rapidamente. Nel 2000, il mercato Europeo globale di co-locazione ha generato un fatturato di 275 milioni di dollari, registrando una crescita del 71% rispetto all’anno precedente. Frost & Sullivan stima che il mercato di co-locazione in Europa avrà un valore di 317 milioni di dollari nel 2001 e registrerà una crescita annuale composta media (CAGR) del 31.3% nel periodo 2002-2004.
“La chiave del nostro successo sta nel fatto di avere un business model chiaro e facile da capire” ha commentato a questo proposito Nancy Carol, Sales Manager di Rebus InterHouse Italy, che abbiamo incontrato nella sede milanese dell’azienda. “Noi siamo in grado di fornire degli spazi sicuri dove i nostri clienti possono collocare i loro server. Non entriamo in concorrenza con nessuno di loro, in quanto il nostro servizio si limita a fornire spazi fisici sicuri e con accessi garantiti in ogni momento senza spese aggiuntive. Le diverse macchine, server, vengono collocate nei nostri spazi, protetti da un costante monitoraggio dell’ambiente sia a livello di condizioni climatiche che di sistemi antincendio, con un costante presidio, supportato da televisioni a circuito chiuso esterne e interne e allarmi anti-intrusione, nonché a chiavi PAC, che limita gli accessi alle sole persone autorizzate ed esclusivamente alle macchine di loro competenza. Siamo in grado di assicurare anche un’alimentazione elettrica delle apparecchiature costante e pulita grazie ad una serie di batterie e a generatori autonomi. La struttura dei nostri centri permette un facile cablaggio. I nostri clienti diventano a loro volta fornitori di altri nostri clienti, e questo genera un marketplace di sicuro interesse”.
In altre parole l’azienda si limita a fornitore la collocazione fisica a elevati livelli qualitativi e questo permette ai clienti di entrare in contatto tra di loro. Ad esempio i telco possono fornire connessioni in modo semplice ed immediato, mentre i fornitori di servizi software di vario tipo possono estendere la loro offerta agli altri clienti del centro.

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